Supermarket Sudamerica: con il pc a caccia di talenti
CalciomercatoA una settimana dalla fine del mercato, ecco svelati i meccanismi degli acquisti esotici. Tra padri-agenti e fondi di investimento, la nuova frontiera sono i sistemi informatizzati: database e video a non finire, per evitare di sbagliare. LE FOTO
APPROFONDIMENTI - Lo Speciale Calciomercato - Arrivi e partenze: il tabellone del calciomercato
di Matteo Veronese
(ha collaborato Luciano Cremona)
Come ai tempi del far west. La corsa all'oro (del calciomercato) si sposta sempre più verso occidente. E se una volta i club italiani attingevano a piene mani dai vivai di club come l'Ajax, oggi il viavai di agenti, procuratori e osservatori si è spostato in Sudamerica. Per la Serie A è una stagione da record: oltre 120 calciatori sudamericani hanno disputato almeno un minuto nel nostro massimo campionato. E la tendenza non sembra sul punto di invertirsi, anzi: a gennaio sono arrivati in Italia, tra gli altri, Juan Jesus, Lucas Roggia, Edu Vargas, Franco Vazquez e Marquinho, mentre giocatori come Lucas, Oscar, Damiao, Battaglia e Ganso restano in cima alla lista dei desideri di Inter, Milan, Juventus e di tante altre.
Claudio Mossio della Sivori&Asociados prova a spigare i motivi che spingono sempre più osservatori a passare settimane dall'altra parte del mondo alla ricerca del nuovo Messi: "Il mercato sudamericano offre molto di più rispetto a qualche anno fa. Si è ampliato. Prima i giocatori si acquistavano solo dai campionati argentini e brasiliani. Oggi si trovano elementi interessanti anche in Cile, Uruguay, Colombia, Perù. Si viaggia molto di più rispetto a qualche anno fa, i telefoni e internet aiutano con i contatti sul luogo e per questo non si rischia un viaggio a vuoto".
Ma come si scova il talento che nessuno ha ancora scoperto? Con il computer, ovvio. Stop agli osservatori e alle trasferte oltre oceano? Non del tutto, ma quasi. Se infatti una società ha bisogno di un calciatore con determinate caratteristiche, non deve far altro che inserire i dati in sistemi come quello fornito da Opta Sports. "Terzino destro, buona spinta offensiva, alto numero di contrasti". Ed ecco, il sistema fornisce un elenco preciso. Poi basta intavolare la trattativa. Ma non solo Opta. Wyscout è un sistema ideato da due ragazzi italiani: con 80 mila giocatori archiviati, mette a disposizione video integrali di incontri provenienti da ogni parte del mondo. Scegliere non è mai stato così facile. E interattivo. E il rischio di "bidoni" sponsorizzati da Youtube è scongiurato.
Certo, il limite degli extracomunitari tesserabili pone un freno alla ricerca oltre oceano. "È aumentato il numero di giocatori comunitari che hanno parenti emigrati dall'Europa e ciò aiuta i trasferimenti", spiega Mossio. Le cifre, però, non sempre sono basse. "I giovani in Sudamerica costano comunque molto rispetto ai loro pari età europei. È anche vero che non ci sono solo quei 3/4 nomi che si leggono su tutti i giornali: ad aprile ad esempio finiscono i campionati statali in Brasile e molti giocatori saranno liberi. Si potranno acquistare a prezzi più bassi e con ingaggi inferiori”.
Non sempre però è semplice portare a termine una trattativa, in quanto il cartellino dei giocatori appartiene spesso a più soggetti. Non solo le società detengono una quota del cartellino, infatti, ma spesso ci sono di mezzo padri-agenti e, soprattutto, i fondi di investimento, che puntano sui talenti in giovane età, tenendosi una percentuale del cartellino. In attesa che il valore lieviti. Uno dei casi più eclatanti è quello di Neymar e Ganso: il fondo Dis controlla il 40% del primo e il 55% del secondo.
Un sistema così cervellotico non scoraggia gli agenti incaricati di trattare: "La situazione non è così complessa come sembra" - spiega sempre Mossio - "perché il club deve comunque trattare solamente con le società. È la società di appartenenza a fissare il prezzo e a trattare, ben sapendo che poi dovrà delle percentuali ad altre persone. Per questo motivo per certi grandi nomi le pretese sembrano esagerate".
Quale giocatore proveniente dal Sudamerica vorreste vedere in Italia? Ditelo sul forum
di Matteo Veronese
(ha collaborato Luciano Cremona)
Come ai tempi del far west. La corsa all'oro (del calciomercato) si sposta sempre più verso occidente. E se una volta i club italiani attingevano a piene mani dai vivai di club come l'Ajax, oggi il viavai di agenti, procuratori e osservatori si è spostato in Sudamerica. Per la Serie A è una stagione da record: oltre 120 calciatori sudamericani hanno disputato almeno un minuto nel nostro massimo campionato. E la tendenza non sembra sul punto di invertirsi, anzi: a gennaio sono arrivati in Italia, tra gli altri, Juan Jesus, Lucas Roggia, Edu Vargas, Franco Vazquez e Marquinho, mentre giocatori come Lucas, Oscar, Damiao, Battaglia e Ganso restano in cima alla lista dei desideri di Inter, Milan, Juventus e di tante altre.
Claudio Mossio della Sivori&Asociados prova a spigare i motivi che spingono sempre più osservatori a passare settimane dall'altra parte del mondo alla ricerca del nuovo Messi: "Il mercato sudamericano offre molto di più rispetto a qualche anno fa. Si è ampliato. Prima i giocatori si acquistavano solo dai campionati argentini e brasiliani. Oggi si trovano elementi interessanti anche in Cile, Uruguay, Colombia, Perù. Si viaggia molto di più rispetto a qualche anno fa, i telefoni e internet aiutano con i contatti sul luogo e per questo non si rischia un viaggio a vuoto".
Ma come si scova il talento che nessuno ha ancora scoperto? Con il computer, ovvio. Stop agli osservatori e alle trasferte oltre oceano? Non del tutto, ma quasi. Se infatti una società ha bisogno di un calciatore con determinate caratteristiche, non deve far altro che inserire i dati in sistemi come quello fornito da Opta Sports. "Terzino destro, buona spinta offensiva, alto numero di contrasti". Ed ecco, il sistema fornisce un elenco preciso. Poi basta intavolare la trattativa. Ma non solo Opta. Wyscout è un sistema ideato da due ragazzi italiani: con 80 mila giocatori archiviati, mette a disposizione video integrali di incontri provenienti da ogni parte del mondo. Scegliere non è mai stato così facile. E interattivo. E il rischio di "bidoni" sponsorizzati da Youtube è scongiurato.
Certo, il limite degli extracomunitari tesserabili pone un freno alla ricerca oltre oceano. "È aumentato il numero di giocatori comunitari che hanno parenti emigrati dall'Europa e ciò aiuta i trasferimenti", spiega Mossio. Le cifre, però, non sempre sono basse. "I giovani in Sudamerica costano comunque molto rispetto ai loro pari età europei. È anche vero che non ci sono solo quei 3/4 nomi che si leggono su tutti i giornali: ad aprile ad esempio finiscono i campionati statali in Brasile e molti giocatori saranno liberi. Si potranno acquistare a prezzi più bassi e con ingaggi inferiori”.
Non sempre però è semplice portare a termine una trattativa, in quanto il cartellino dei giocatori appartiene spesso a più soggetti. Non solo le società detengono una quota del cartellino, infatti, ma spesso ci sono di mezzo padri-agenti e, soprattutto, i fondi di investimento, che puntano sui talenti in giovane età, tenendosi una percentuale del cartellino. In attesa che il valore lieviti. Uno dei casi più eclatanti è quello di Neymar e Ganso: il fondo Dis controlla il 40% del primo e il 55% del secondo.
Un sistema così cervellotico non scoraggia gli agenti incaricati di trattare: "La situazione non è così complessa come sembra" - spiega sempre Mossio - "perché il club deve comunque trattare solamente con le società. È la società di appartenenza a fissare il prezzo e a trattare, ben sapendo che poi dovrà delle percentuali ad altre persone. Per questo motivo per certi grandi nomi le pretese sembrano esagerate".
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