Arshavin torna allo Zenit. L'Anzhi compra ancora: ecco Samba
CalciomercatoImportante rinforzo per la squadra allenata da Luciano Spalletti: dall'Arsenal arriva in prestito fino al termine della stagione l'attaccante russo. Colpo di Hiddink, che strappa il difensore congolese al Blackburn per circa 14 milioni
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Tutto il mondo è paese. E anche in Russia il calciomercato si è acceso di colpo nelle ultime ore. Due colpi su tutti hanno fatto rumore. Li hanno messi a segno lo Zenit di Spalletti e l'Anzhi di Hiddink. Non si tratta né di Krasic né di Sneijder, ma sono comunque due acquisti che fanno parlare. A San Pietroburgo torna Andrei Arshavin, che lascia l'Arsenal in prestito: giocherà in Russia fino al termine della stagione. Chi invece si dimostra incurante delle cifre di mercato è l'Anzhi, che ha strappato al Blackburn il forte difensore congolese Chris Samba per 14 milioni di euro.
Il ritorno di Arshavin. Allo Zenit dal 2000 al 2008, Arshavin ha contribuito a scrivere pagine indimenticabili della storia del club: il campionato del 2007 e l'incredibile campagna europea del 2008, con Coppa Uefa e Supercoppa Europea. Arshavin, che ha trascinato la Russia alle semifinali dell'Europeo 2008, era passato all'Arsenal proprio al termine della rassegna continentale, portandosi dietro un carico di aspettative fondamentalmente disattese. 119 presenze e 30 gol, con la stagione scorsa e quella precedente ricche di presenze e gol (il suo record stagionale è stato di 12, nel 2009/2010), poi Wenger l'ha spinto sempre più ai margini della squadra. Fino allo sciagurata prestazione contro lo United dello scorso gennaio: il suo ingresso è coinciso con la rete della vittoria del Manchester, scaturita da una sua mancata copertura difensiva. Inevitabile, per il russo, cambiare aria.
Anzhi pigliatutto. Prima l'acquisto di Georgy Gabulov, centrocampista e capitano dell'Alania Vladikavkaz, poi il colpo Samba. L'Anzhi del fresco allenatore Hiddink continua la sua campagna di rafforzamento: Eto'o inizia ad avere attorno una squadra sempre più competitiva. L'ingaggio del difensore congolese, 28 anni il prossimo marzo, sul taccuino di tutti i principali club europei, è il chiaro segnale di come l'Anzhi non punti solamente sui nomi glamour, ma faccia tremendamente sul serio: niente figurine, ma giocatori funzionali e pronti per un immediato salto di qualità.
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Tutto il mondo è paese. E anche in Russia il calciomercato si è acceso di colpo nelle ultime ore. Due colpi su tutti hanno fatto rumore. Li hanno messi a segno lo Zenit di Spalletti e l'Anzhi di Hiddink. Non si tratta né di Krasic né di Sneijder, ma sono comunque due acquisti che fanno parlare. A San Pietroburgo torna Andrei Arshavin, che lascia l'Arsenal in prestito: giocherà in Russia fino al termine della stagione. Chi invece si dimostra incurante delle cifre di mercato è l'Anzhi, che ha strappato al Blackburn il forte difensore congolese Chris Samba per 14 milioni di euro.
Il ritorno di Arshavin. Allo Zenit dal 2000 al 2008, Arshavin ha contribuito a scrivere pagine indimenticabili della storia del club: il campionato del 2007 e l'incredibile campagna europea del 2008, con Coppa Uefa e Supercoppa Europea. Arshavin, che ha trascinato la Russia alle semifinali dell'Europeo 2008, era passato all'Arsenal proprio al termine della rassegna continentale, portandosi dietro un carico di aspettative fondamentalmente disattese. 119 presenze e 30 gol, con la stagione scorsa e quella precedente ricche di presenze e gol (il suo record stagionale è stato di 12, nel 2009/2010), poi Wenger l'ha spinto sempre più ai margini della squadra. Fino allo sciagurata prestazione contro lo United dello scorso gennaio: il suo ingresso è coinciso con la rete della vittoria del Manchester, scaturita da una sua mancata copertura difensiva. Inevitabile, per il russo, cambiare aria.
Anzhi pigliatutto. Prima l'acquisto di Georgy Gabulov, centrocampista e capitano dell'Alania Vladikavkaz, poi il colpo Samba. L'Anzhi del fresco allenatore Hiddink continua la sua campagna di rafforzamento: Eto'o inizia ad avere attorno una squadra sempre più competitiva. L'ingaggio del difensore congolese, 28 anni il prossimo marzo, sul taccuino di tutti i principali club europei, è il chiaro segnale di come l'Anzhi non punti solamente sui nomi glamour, ma faccia tremendamente sul serio: niente figurine, ma giocatori funzionali e pronti per un immediato salto di qualità.
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