Dopo 125 gol in rossonero, raggiunta l'età "pensionabile", il bomber si prepara alla sua presenza n° 300 contro il Novara, nell'ultima di campionato. Poi, con Gattuso e Zambrotta, inizierà un corso di allenatore. Perché il Milan prova a voltare pagina
di Vera Spadini
Il più amato dai milanisti è pronto al congedo da San Siro. Dopo 125 gol in rossonero, la presenza numero 300 contro il Novara sarà l'ultima di Inzaghi. Per poi riposare o continuare altrove, c'è tempo per scegliere. Intanto da lunedì, insieme a Gattuso e Zambrotta - anche lui certo di salutare il Milan - inizierà un corso di allenatore di 2° e 3° categoria, a Coverciano.
I tifosi si stanno preparando a un abbraccio simbolico, un ringraziamento per le vittorie vissute con SuperPippo, per alcuni gol indimenticabili. Come la doppietta di Atene che portò la vittoria della champions League nella rivincita contro il Liverpool. O l'altra celebre doppietta, quella al Boca Juniors nel mondiale per club 2007, che ne fece il primo giocatore ad aver segnato in tutte le competizioni internazionali.
E pensare che all'inizio i tifosi fecero fatica ad accettare l'arrivo di uno juventino doc. Ma l'amore è sbocciato in fretta, nutrito dai gol: dal primo, contro la Fiorentina nella stagione 2001/2002, all'ultimo, cioè, gli ultimi, contro il Real del novembre 2010, poco prima dell'operazione al ginocchio. Con quei due gol Inzaghi ha superato Muller nella classifica dei marcatori in Europa. E pazienza se il duello con Raul non è proseguito. Due scudetti, due Champions League, un mondiale per club, due supercoppe europee e due italiane, una coppa italia - tutto questo solo con il Milan - possono bastare. Per ora.