Raiola è sicuro: "Ibra rimane al Milan e Balotelli al City"

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Zlatan Ibrahimovic ha vinto il titolo di capocannoniere della Serie A con 28 reti (getty)

L'agente dello svedese a Sky Sport 24: "Zlatan è felice a Milano". E il tecnico rossonero conta sul suo attaccante per la prossima stagione: "Fortunatamente per noi ha dichiarato che rimane"

"Ibrahimovic rimane al Milan. Balotelli non vuole lasciare il Manchester City". Mino Raiola, agente di Zlatan Ibrahimovic, smentisce le voci secondo cui l'attaccante svedese del Milan potrebbe lasciare la società rossonera. "Fino al 30 agosto sarà tutto calmo. Con il Milan abbiamo parlato di tante cose stamattina ma non di Ibrahimovic. Ieri, tra l'altro, avevo già parlato con Galliani di Zlatan. Si sono parlati anche loro e sono sicuro che entrambi siano rimasti contenti, Zlatan è felice e rimane al Milan", dice Raiola a Sky Sport24. Dal Diavolo non dovrebbe muoversi nemmeno il brasiliano Robinho: "Costa tanti soldi, è incedibile". Nessuna novità in vista nemmeno per Mario Balotelli: l'attaccante del Manchester City non cambierà maglia. "Non vuole lasciare il City, non è sul mercato", dice Raiola, che cura anche gli interessi della punta della Nazionale.

Anche Massimiliano Allegri conta su Zlatan Ibrahimovic per la prossima stagione. Il nome dell'attaccante svedese è stato accostato al Manchester City, dove milita Mario Balotelli. L'ex attaccante dell'Inter viene avvicinato alla società rossonera. "Balotelli è un giocatore giovane, di grandissime qualità che credo debba maturare e lo deve fare perché ne va dell'importanza della sua carriera".

"Credo che allenare campioni come Messi o Cristiano Ronaldo sia il sogno, il desiderio di tutti. Io ho Ibrahimovic e Thiago Silva e sono già abbastanza fortunato, senza togliere niente a quelli che hanno smesso", dice Allegri facendo riferimento ai rossoneri che hanno appena detto addio. "Credo che il Milan abbia avuto in questi 10 anni dei campioni, soprattutto italiani, di grandissimo livello. Purtroppo questi campioni italiani ora non ci sono più ed è un male per il calcio italiano", aggiunge.

Filippo Inzaghi, dopo aver salutato il popolo rossonero, potrebbe cambiare idea: resterà un altro anno? "Credo che ieri Inzaghi abbia dimostrato ancora una volta la sua professionalità e soprattutto credo che abbia avuto la possibilità di chiudere al meglio nel Milan e poi non so se la sua carriera. Questo è stato un bellissimo regalo, tra l'altro ha fatto un bellissimo gol", dice Allegri. "Ha dimostrato che, nonostante quest'anno abbia avuto un po' di infortuni, ha ancora qualità difficili da trovare in tutti gli altri attaccanti che ci sono in Italia e in Europa", prosegue.

"E' normale che quando uno fa il giocatore si vuole sentire importante, vuole sempre dimostrare e giocare sempre. Dall'altra parte c'è un allenatore che è sempre un bastardo, che deve fare delle scelte. Io ringrazio Inzaghi come ho ringraziato ieri tutti quelli che hanno fatto l'ultima partita nel Milan, per quello che mi hanno dato in questi due anni e perché mi hanno aiutato a mettermi in evidenza e a vincere al primo anno lo scudetto", afferma ancora. Rino Gattuso ha evidenziato che i giovani calciatori, rispetto a qualche anno fa, mostrano meno rispetto. "Innanzitutto credo che ci voglia rispetto non solo nello spogliatoio nella vita normale, purtroppo da parte dei giovani questi valori si sono un po' persi - dice Allegri -. Come è normale che sia, nello spogliatoio ci devono essere delle gerarchie che sono date dall'anzianità, da quello che uno ha fatto. E, soprattutto, questi giovani devono imparare per poter stare nel Milan per tanti anni. Ha ragione Gattuso".