Ibra, prendo il 10 e poi scappo... da Maxwell
CalciomercatoLo svedese prende il 10? Ecco che si trasferisce. Era successo all'Inter nel 2009 e la situazione si è ripetuta quest'anno al Milan. Ma un altro indizio portava Zlatan al Psg: i movimenti dell'amico brasiliano
di Luciano Cremona
Testa, colpi e piedi da 10 in un corpo da bomber dei vecchi tempi. Chiedete a Zlatan qual è il numero che più gli si addice e vi dirà: il 10. Quello dei fantasisti. Fantasista e bomber, questo il mix formidabile condensato nello svedesone. Che infatti, quando gioca con la sua nazionale, indossa il 10. Quel numero che ha sfiorato, ma mai indossato, nelle squadre di club. Prima all'Inter e poi al Milan. Un copione che si è ripetuto. Puntuale come i raid di mercato di Raiola. Puntuale come i trasferimenti dell'amico Maxwell.
Ciao Inter - Nell'Ajax indossava il 9, stesso numero usato anche in bianconero. Ma lì, alla Juve, il 10 apparteneva a Del Piero. Poi Calciopoli e il passaggio all'Inter, dove Adriano occupava il 10. Scelse l'8, un numero che gli portò tanta fortuna e tanti scudetti, tre, di fila. Fino all'estate del 2009, quella che precedette il triplete nerazzurro. L'Inter era in tournèe negli States, Adriano aveva rescisso. Mario Balotelli si presentò da José Mourinho chiedendo il numero 10. Mourinho disse no e lo consegnò a Ibra. Zlatan partecipò alla presentazione delle nuove maglie indossando il nuovo numero, giocò anche contro il Chelsea, in amichevole: Ibrahimovic 10. Tempo qualche giorno ed eccolo a Barcellona, a baciare la maglia numero 9 blaugrana.
Ciao Milan - Canovaccio che si è ripetuto in rossonero. L'arrivo nel 2010, con Seedorf proprietario della maglia del fantasista. Ibra 11, per la prima volta in carriera. Due stagioni piene di gol, poi la rivoluzione rossonera, con l'addio, tra gli altri di Seedorf e l'annuncio di Galliani: "Ibrahimovic giocherà con la maglia numero 10". Non l'avesse mai detto: tempo qualche settimana, ed ecco arrivare Raiola, i soldi degli sceicchi, il Psg. E via, con il 10 rossonero che torna senza padrone.
Psg e Svezia - In Francia non vedono l'ora di scoprire che numero verrà assegnato a Zlatan. Lavezzi, nuovo arrivo, ha scelto l'11. Il 9 è di proprietà di Hoarau, il 10 di Nené. Probabile che uno dei due, o forse entrambi, facciano le valigie, lasciando spazio a Ibra. Che, come detto, in Nazionale è sempre sceso in campo con il 10 e la fascia di capitano. Senza, per altro, avere troppa fortuna.
L'amico Maxwell - Ma oltre a quello numerologico, c'è un altro filone che aiuta a seguire Ibrahimovic nei suoi trasferimenti. Ed è quello che riguarda il terzino brasiliano Maxwell. Suo miglior amico sin dai tempi dell'Ajax, ha sempre aperto la strada ai trasferimenti di Zlatan. Prima all'Inter, con Ibra che lo ha raggiunto dopo sei mesi. Poi al Barcellona: erano passati solo alcuni giorni dal passaggio di Maxwell in blaugrana che, ecco, Ibra passò ai catalani. Infine, Parigi. Maxwell, di nuovo, ha preceduto Zlatan, essendo arrivato al Psg lo scorso gennaio. E Ibra, come da copione, è arrivato a fargli compagnia.
Testa, colpi e piedi da 10 in un corpo da bomber dei vecchi tempi. Chiedete a Zlatan qual è il numero che più gli si addice e vi dirà: il 10. Quello dei fantasisti. Fantasista e bomber, questo il mix formidabile condensato nello svedesone. Che infatti, quando gioca con la sua nazionale, indossa il 10. Quel numero che ha sfiorato, ma mai indossato, nelle squadre di club. Prima all'Inter e poi al Milan. Un copione che si è ripetuto. Puntuale come i raid di mercato di Raiola. Puntuale come i trasferimenti dell'amico Maxwell.
Ciao Inter - Nell'Ajax indossava il 9, stesso numero usato anche in bianconero. Ma lì, alla Juve, il 10 apparteneva a Del Piero. Poi Calciopoli e il passaggio all'Inter, dove Adriano occupava il 10. Scelse l'8, un numero che gli portò tanta fortuna e tanti scudetti, tre, di fila. Fino all'estate del 2009, quella che precedette il triplete nerazzurro. L'Inter era in tournèe negli States, Adriano aveva rescisso. Mario Balotelli si presentò da José Mourinho chiedendo il numero 10. Mourinho disse no e lo consegnò a Ibra. Zlatan partecipò alla presentazione delle nuove maglie indossando il nuovo numero, giocò anche contro il Chelsea, in amichevole: Ibrahimovic 10. Tempo qualche giorno ed eccolo a Barcellona, a baciare la maglia numero 9 blaugrana.
Ciao Milan - Canovaccio che si è ripetuto in rossonero. L'arrivo nel 2010, con Seedorf proprietario della maglia del fantasista. Ibra 11, per la prima volta in carriera. Due stagioni piene di gol, poi la rivoluzione rossonera, con l'addio, tra gli altri di Seedorf e l'annuncio di Galliani: "Ibrahimovic giocherà con la maglia numero 10". Non l'avesse mai detto: tempo qualche settimana, ed ecco arrivare Raiola, i soldi degli sceicchi, il Psg. E via, con il 10 rossonero che torna senza padrone.
Psg e Svezia - In Francia non vedono l'ora di scoprire che numero verrà assegnato a Zlatan. Lavezzi, nuovo arrivo, ha scelto l'11. Il 9 è di proprietà di Hoarau, il 10 di Nené. Probabile che uno dei due, o forse entrambi, facciano le valigie, lasciando spazio a Ibra. Che, come detto, in Nazionale è sempre sceso in campo con il 10 e la fascia di capitano. Senza, per altro, avere troppa fortuna.
L'amico Maxwell - Ma oltre a quello numerologico, c'è un altro filone che aiuta a seguire Ibrahimovic nei suoi trasferimenti. Ed è quello che riguarda il terzino brasiliano Maxwell. Suo miglior amico sin dai tempi dell'Ajax, ha sempre aperto la strada ai trasferimenti di Zlatan. Prima all'Inter, con Ibra che lo ha raggiunto dopo sei mesi. Poi al Barcellona: erano passati solo alcuni giorni dal passaggio di Maxwell in blaugrana che, ecco, Ibra passò ai catalani. Infine, Parigi. Maxwell, di nuovo, ha preceduto Zlatan, essendo arrivato al Psg lo scorso gennaio. E Ibra, come da copione, è arrivato a fargli compagnia.