Da Ibra a Lavezzi, quando il mal d'Italia diventa mercato

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Prima la tentazione di andare via, poi il desiderio incontrollabile di tornare. Sono tanti i campioni che vorrebbero rientrare. Dopo Balotelli, Kuzmanovic, Sissoko e Rossi, sulla strada del ritorno ci sarebbero anche il Pocho, lo svedese e Sanchez

di Eleonora Serra

Mal d'Italia. Altro che mal di pancia. Prima la tentazione di andare via, poi il desiderio - incontrollabile - di tornare. Chiedetelo a Ibra, massimo esperto di fughe e ritorni, mal di pancia e strategie. Forse già stufo del calcio parigino, un po' troppo appiccicoso. Baciato, letteralmente, da un folle pensiero: Juve? Mi vorresti? Sì, certo, ma rivediamo lo stipendio. E lo svedese potrebbe non essere l'unico a lasciare Parigi. Secondo France Football, anche Leonardo è pronto per l'addio a fine stagione. Destinazione Inter: incarico di direttore generale con Stramaccioni - confermato - in panchina. E pure Lavezzi vorrebbe il Milan o almeno gli piace Milano. Un antico flirt nato addirittura prima del suo arrivo a Napoli, quando i rossoneri non affondarono il colpo e - il colpo - lo fece De Laurentiis.

Perché l'Italia, alla fine, piace a tutti, e nonostante tutto: Balotelli non vedeva l'ora di tornare, e persino Eto'o- partito per la Russia ormai due anni fa - non perde occasione di farci visita. Kuzmanovic, Sissoko e Giuseppe Rossi a gennaio sono riusciti a girare il loro biglietto aereo di sola andata. Impresa che ora potrebbe toccare anche a Sanchez. Per il Barcellona è in vendita. Il suo agente Felicevich non fa che spostarsi tra Milano e Torino. Insomma si sa, il viaggio perfetto è circolare. Lì dove tutto è cominciato, si può ritornare al futuro.