Milan, sprint per Tevez. Ma la Juve non partecipa ad aste

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Milan e Juve si sfidano per l'Apache (foto getty)

IL RETROSCENA. Quella per arrivare all'argentino è una corsa a due che potrebbe diventare una maratona. Galliani ha piazzato l'allungo facendo valere il rapporto consolidato con l'agente dell'Apache. I bianconeri smentiscono l'incontro con Kia Joorabchian

Una corsa. Che forse diventerà una maratona. Quella per Tevez è diventata una sfida a due tra Milan e Juventus, con i rossoneri che nel pomeriggio hanno piazzato a sorpresa lo sprint, nel tentativo di sorpassare i rivali.
Protagonista dell’allungo Adriano Galliani, che in un incontro durato circa un’ora in centro a Milano al “Principe di Savoia” ha parlato di Tevez con l’agente dell’argentino, Kia Joorabchian, che in precedenza era stato contattato anche dai dirigenti della Juventus. Notizia poi smentita proprio dal club bianconero, che ha fatto sapere di non avere nessuna intenzione di partecipare ad aste per Tevez.

La Juventus era infatti in vantaggio sul giocatore, finché Galliani non ha deciso di far valere i buoni rapporti con Joorabchian e con lo stesso Apache, già corteggiato più volte in passato (affare poi fatto saltare da Berlusconi in persona, che si oppose alla cessione di Pato, necessaria per arrivare a Tevez).
Il Milan, dunque, fa sul serio. La Juve non si tira indietro ma non partecipa ad aste: l’offerta al giocatore è stata fatta ed è quella. Non si sposta di una virgola. Né per l’inserimento del Milan, né per quello di qualcun altro. La Juventus non ha fretta.

Il “problema”, se così vogliamo chiamarlo, è il City: chi arriva prima, prende l’Apache. Motivo per cui, più che asta, potremmo definirla corsa, forse anche maratona, se i tempi si allungheranno. Il Milan, per prendere Tevez, deve caricarsi l’ingaggio e dunque cedere qualcuno. Vero, deve farlo anche la Juve, ma era una situazione che aveva già preventivato. Chi cederà il Milan? Si è parlato di El Shaarawy, proprio al Manchester City, anche se il club inglese smentisce di aver mai approcciato il Faraone. Almeno finché Pellegrini non avrà chiarito con che modulo intende giocare e di quali pedine ha bisogno. La corsa è iniziata.