Ambrosini commosso dopo 18 anni: "M'interessa la Fiorentina"

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Massimo Ambrosini ha salutato il Milan (Getty)

Il capitano ringrazia il Milan: "L'ultima stagione è stata miracolosa". Punge Allegri: "Se avesse avuto una volontà ferrea di trattenermi avrebbe convinto la società", e strizza l'occhio ai viola: "Se si facessero avanti starei a sentire la loro proposta"

Commosso, con la voce incerta e gli occhi lucidi, Massimo Ambrosini ha iniziato la sua "ultima conferenza stampa da giocatore del Milan" ringraziando "tutti per 18 anni meravigliosi, che non potrò dimenticare. Mi sono preso qualche giorno per smaltire un pochino di amarezza che era giustificabile - ha detto il centrocampista - Ma è giusto che la vita vada avanti. Mi sento ancora un calciatore e continuerò a farlo".

L'ammiccamento alla Fiorentina - Dopo l'addio con il Milan, Massimo Ambrosini non chiude a un futuro alla Fiorentina. "La Fiorentina è una grandissima società, con una grandissima squadra e un grande allenatore, ha un progetto veramente serio e intrigante se si facessero avanti starei a sentire quello che hanno da proporre", ha spiegato il centrocampista, a cui dopo 18 anni non è stato rinnovato il contratto in scadenza: "So di voler e poter dare ancora qualcosa al calcio. Ora vedrò all'interno delle offerte che ci sono quale accettare".

L'orgoglio del Capitano - "L'ultima stagione del Milan è stata miracolosa": n’è certo Massimo Ambrosini, che chiude la sua avventura rossonera dopo 18 anni. "A questo giro lo dico, qualche merito ce l'ho. Non è stato facile stare tranquilli in certi momenti della stagione - ha notato -. Io e i miei compagni siamo rimasti calmi e, con tutte le difficoltà che avevamo, abbiamo fatto il miracolo di arrivare terzi".

La frecciata ad Allegri - Fra i giocatori che più si è speso per Massimiliano Allegri, Ambrosini crede che sul suo mancato rinnovo di contratto abbia pesato anche il giudizio dell'allenatore. "Penso di sì. Se avesse avuto una volontà ferrea di trattenermi avrebbe convinto la società - ha spiegato il centrocampista durante una conferenza stampa a San Siro -. Se fosse cambiato l'allenatore non so cosa sarebbe successo. Al posto di Allegri non so cosa avrei fatto, gli è capitato il compito non grato di prendere decisioni difficili in un periodo complicato del Milan".

La fascia a Montolivo - Adriano Galliani ha già anticipato che è Riccardo Montolivo il prossimo capitano designato. "La scelta del capitano - ha osservato l'erede di Paolo Maldini - deve essere condivisa da società e allenatore, magari anche dai giocatori, e comunicata nel modo giusto: Montolivo ha tutto per fare il capitano del Milan, carisma, personalità e carattere. Non deve essere un passaggio automatico per diritto di anzianità. Ma anche con Abbiati o Bonera, la società si sarebbe messa in buone mani".