Conte-Psg, Lewandowski in Italia: è il mercato degli omonimi
CalciomercatoBastano un cognome famoso e una destinazione più o meno improbabile ed il gioco è fatto. Ecco allora il bomber polacco all'Asti, il tecnico bianconero a Parigi, Messi in Ligue 2 e Vucinic in cerca di squadra. Ma chi si nasconde dietro al titolo?
di Lorenzo Longhi
In Inghilterra ci giocano da anni. "Arsenal sign Dixon", strillò a caratteri cubitali il Sun nell'estate 1988, lasciando immaginare l'arrivo ai Gunners di quello che, allora, era il bomber del Chelsea. Salvo poi, nel catenaccio, proseguire con un sarcastico "that's Lee, not Kerry", e cioè "ma è Lee, non Kerry", svelando così che si trattava del difensore ex Stoke. Destinato, in verità, a diventare una leggenda di Highbury, ma questo è un altro discorso. Ai tempi, era solo lo strumento del giochetto.
E' il mercato degli omonimi, una sorta di binario parallelo: bastano un cognome noto ed una destinazione improbabile per un titolo sotto la sezione "curiosità". L'ultimo è di pochi giorni fa: l'uomo che morde il cane è Lewandowski che firma per l'Asti, pura serie D. Boom: pubblico in delirio, sorriso strappato ai più, clic d'ordinanza e poco importa che il Lewandowski di turno si chiami Marc e sia francese. Colpo (mediatico) riuscito, sul campo vedremo. Lo sa bene l'Angers, Ligue 2 francese, che la scorsa stagione ha offerto un contratto, nel suo settore giovanile, a Lionel Messi. Una notizia che ha fatto il giro del mondo, naturalmente, e che ha regalato i 15 minuti di popolarità di warholiana memoria ad un 17enne calciatore camerunese che difficilmente farà strada.
Così, in attesa di capire dove andrà Vucinic (Jovan Vucinic, attaccante montenegrino che inizia ad avere estimatori nelle seconde divisioni europee), fa specie leggere che il Paris Saint Germain, in cerca di allenatore, ha appena ufficializzato la firma di Conte. Antoine Conte, difensore centrale classe 1994, al suo primo contratto da pro'. Avrà sorriso anche Ancelotti: è stato proprio Carletto a farlo esordire in Ligue 1, lui che aveva avuto alle sue dipendenze anche l'attuale collega bianconero.
E, parlando ancora di panchine, il Palermo che ufficializza Gattuso si riferisce al popolare Gennaro, alias "Ringhio", non all'ex novarese Giacomo Gattuso. Che, in B la scorsa stagione, ha allenato per una manciata di partite affiancato da Carlo Perrone, a sua volta omonimo - e coetaneo: classe 1960 entrambi - del Carlo Perrone che, poche settimane prima, era stato messo sotto contratto dalla Salernitana...
In Inghilterra ci giocano da anni. "Arsenal sign Dixon", strillò a caratteri cubitali il Sun nell'estate 1988, lasciando immaginare l'arrivo ai Gunners di quello che, allora, era il bomber del Chelsea. Salvo poi, nel catenaccio, proseguire con un sarcastico "that's Lee, not Kerry", e cioè "ma è Lee, non Kerry", svelando così che si trattava del difensore ex Stoke. Destinato, in verità, a diventare una leggenda di Highbury, ma questo è un altro discorso. Ai tempi, era solo lo strumento del giochetto.
E' il mercato degli omonimi, una sorta di binario parallelo: bastano un cognome noto ed una destinazione improbabile per un titolo sotto la sezione "curiosità". L'ultimo è di pochi giorni fa: l'uomo che morde il cane è Lewandowski che firma per l'Asti, pura serie D. Boom: pubblico in delirio, sorriso strappato ai più, clic d'ordinanza e poco importa che il Lewandowski di turno si chiami Marc e sia francese. Colpo (mediatico) riuscito, sul campo vedremo. Lo sa bene l'Angers, Ligue 2 francese, che la scorsa stagione ha offerto un contratto, nel suo settore giovanile, a Lionel Messi. Una notizia che ha fatto il giro del mondo, naturalmente, e che ha regalato i 15 minuti di popolarità di warholiana memoria ad un 17enne calciatore camerunese che difficilmente farà strada.
Così, in attesa di capire dove andrà Vucinic (Jovan Vucinic, attaccante montenegrino che inizia ad avere estimatori nelle seconde divisioni europee), fa specie leggere che il Paris Saint Germain, in cerca di allenatore, ha appena ufficializzato la firma di Conte. Antoine Conte, difensore centrale classe 1994, al suo primo contratto da pro'. Avrà sorriso anche Ancelotti: è stato proprio Carletto a farlo esordire in Ligue 1, lui che aveva avuto alle sue dipendenze anche l'attuale collega bianconero.
E, parlando ancora di panchine, il Palermo che ufficializza Gattuso si riferisce al popolare Gennaro, alias "Ringhio", non all'ex novarese Giacomo Gattuso. Che, in B la scorsa stagione, ha allenato per una manciata di partite affiancato da Carlo Perrone, a sua volta omonimo - e coetaneo: classe 1960 entrambi - del Carlo Perrone che, poche settimane prima, era stato messo sotto contratto dalla Salernitana...