"Fondere Milan e Inter. Cavani-Psg? Con Ibra gioco anch'io"

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IL VIDEO. Mino Raiola a tutto campo in un'intervista a Sky Sport 24: "Due grandi società come Inter e Milan dovrebbero unirsi per abbattere i costi e competere con le grandi. Zlatan non può tornare in Italia, il Matador farà bene ovunque"

Mino Raiola ha messo d'accordo tifosi interisti e milanisti. La sua proposta "che non è una provocazione, ma un'idea", ha spiegato, è quella di una fusione dei club della stessa città per unire le forze, fare un'unica cassa societaria e competere con gli altri grandi club d'Europa. Difficilmente le due tifoserie si troveranno d'accordo con lui.

"Per me - spiega - due grandi società come Inter e Milan dovrebbero unirsi per abbattere i costi, perché ci sono centinaia di milioni di spese e invece di vendere le società all'estero potrebbero fare una sola squadra per la città. In questa maniera potrebbero competere con le grandi d'Europa. Meglio avere una società sana che due squadre a metà, anche Lazio e Roma dovrebbero farlo. L'Italia deve cambiare maniera di pensare, deve diventare più pragmatica e deve adeguarsi anche economicamente alle realtà degli altri club europei".

Il Raiola-pensiero, in un'intervista a Sky Sport 24, arriva dopo una domanda su Cavani, il Psg e Ibrahimovic. "Cavani è un giocatore che va bene per qualsiasi società, l'ostacolo è quello della clausola. Può giocare con Ibra? Con Zlatan riesco a giocare anch'io". Però si dice che lo svedese abbia uno dei suoi mal di pancia... "Ma quello è un male continuo, bisogna preoccuparsi quando non ce l'ha, è fatto così. Ibra al Napoli? Se l'Italia non cambia, un giocatore come Zlatan, a meno che non sia per chiudere la carriera, non può tornare in Italia".

Potrebbe lasciare la serie A anche Robinho. "Al Santos? La possibilità c'è sempre, ma credo sia difficile perché il Milan non se ne priverà facilmente, non è un'operazione semplice, ma tutto è possibile". C'è chi non tornerà in Italia e chi potrebbe lasciarla, ma c'è chi finalmente è sbarcato nel nostro campionato ed è ancora definito un top-player. E' il caso di Carlos Tevez, attaccante che la Juventus ha ingaggiato dal Manchester City. "Doveva venire in Italia un paio di anni fa - ha spiegato Raiola -, è arrivato adesso e per le possibilità che ci sono ora in Italia è un grande acquisto".

Da Tevez a Pogba, giovane centrocampista che Raiola ha portato a Torino, sponda bianconera, e che già adesso è uno dei migliori giocatori in circolazione. "E' un calciatore fortissimo, ha fatto bene ad andare alla Juve e ora deve continuare a crescere", ha concluso Raiola parlando del francese ex Manchester United.