Ringhio è "dispiaciuto" per l'esonero di Clarence Seedorf ma allo stesso tempo si dice "contento" per la promozione dell'ex attaccante alla guida dei rossoneri. "Pippo ha sempre mostrato attaccamento alla maglia ed è avvelenato di calcio"
"Penso che Inzaghi farà rispettare la storia del Milan e le regole, facendo capire che non bastano le caratteristiche fisiche e tecniche ma anche quelle comportamentali": Rino Gattuso è "dispiaciuto" per l'esonero di Clarence Seedorf ma allo stesso tempo si dice "contento" per la promozione dell'ex attaccante alla guida dei rossoneri.
"Clarence ha fatto un buon lavoro ma non conosco le problematiche in spogliatoio e all'interno del club. Per 13 anni sono stato abituato che al Milan le cose si facevano bene, tante storie non uscivano per la bravura degli addetti stampa e per altre persone preparate - ha osservato Gattuso, che per un giorno nei panni di commesso in un McDonald, in centro a Milano -. Non nego, però, di essere contento per il nuovo incarico di Inzaghi, perché ha sempre mostrato un attaccamento alla maglia ed è avvelenato di calcio, lo ha sempre preso per la cosa seria che è".
"Il Milan deve ripartire da Kakà, sarà una risorsa importante per Pippo", è convinto l'ex centrocampista rossonero, che sta seguendo il master di Coverciano ed è pronto a iniziare una nuova avventura in Grecia, sulla panchina dell'Ofi Creta. "Nessuno nasce 'imparato', per migliorare devo lavorare e non ho pensato all'aspetto economico - ha spiegato -. Il mio sogno? Diventare un ottimo allenatore, anche se sarei un ipocrita a dire che non mi piacerebbe un giorno tornare al Milan. Con quella maglia mi sono sentito presidente, allenatore e capo della curva...".
"Clarence ha fatto un buon lavoro ma non conosco le problematiche in spogliatoio e all'interno del club. Per 13 anni sono stato abituato che al Milan le cose si facevano bene, tante storie non uscivano per la bravura degli addetti stampa e per altre persone preparate - ha osservato Gattuso, che per un giorno nei panni di commesso in un McDonald, in centro a Milano -. Non nego, però, di essere contento per il nuovo incarico di Inzaghi, perché ha sempre mostrato un attaccamento alla maglia ed è avvelenato di calcio, lo ha sempre preso per la cosa seria che è".
"Il Milan deve ripartire da Kakà, sarà una risorsa importante per Pippo", è convinto l'ex centrocampista rossonero, che sta seguendo il master di Coverciano ed è pronto a iniziare una nuova avventura in Grecia, sulla panchina dell'Ofi Creta. "Nessuno nasce 'imparato', per migliorare devo lavorare e non ho pensato all'aspetto economico - ha spiegato -. Il mio sogno? Diventare un ottimo allenatore, anche se sarei un ipocrita a dire che non mi piacerebbe un giorno tornare al Milan. Con quella maglia mi sono sentito presidente, allenatore e capo della curva...".