Benatia, Vidal, Cuadrado: il Manchester United sta ricostruendo la squadra e per farlo ha deciso di pescare in Italia. Tra gli obiettivi di Van Gaal i tre giocatori protagonisti dell'ultima stagione. I soldi? Non sembrano essere un problema
di Vanni Spinella
"Le cose sono sempre in movimento: hai una lista di obiettivi, e se te ne scappa qualcuno lo sostituisci con un altro. Rooney e Ronaldo arrivarono che erano adolescenti. Dopo il 2006, o giù di lì, raddoppiammo gli sforzi per evitare di nuovo l’inconveniente di una squadra che invecchia tutta insieme. Ci concentrammo su quest'obiettivo. Andy Cole, Dwight Yorke e Teddy Sheringham, all'epoca, avevano avuto un calo di prestazioni, erano invecchiati. In situazioni del genere, le richieste allo staff degli osservatori aumentano, gli scopritori di talenti vengono messi sotto pressione. Gli chiedi in continuazione: “Allora? Che cosa avete visto in giro?”."
Nella sua recente autobiografia, Alex Ferguson descrive piuttosto dettagliatamente come funzioni il mercato al Manchester United, specie nella fase di transizione tra un ciclo vincente e l’altro. Ora, che con l’addio di Sir Alex e il tragico tentativo di Moyes si sia chiuso un ciclo è abbastanza chiaro; così come è altrettanto palese che la ricostruzione dello United sia stata affidata a Van Gaal dando al maestro olandese carta bianca e un forziere colmo di sterline da amministrare. Risultato: il nuovo allenatore ha impiegato poco a compilare la propria lista della spesa.
Se le cose funzionano come le descrive Ferguson, gli osservatori del Man Utd, nell’ultima stagione, hanno passato parecchio tempo in Italia. Solo così si spiegherebbe l’interesse per quelli che probabilmente sono stati i tre migliori giocatori dell’ultimo campionato di A: Benatia (35 milioni?), Cuadrado (45 milioni?), Vidal (60 milioni?).
Il primo sarebbe la risposta ai cugini del City, che con 40 milioni si sono portati a casa Mangala, nonché il modo giusto per ricostruire una difesa che ha lasciato partire i “vecchi” Vidic e Rio Ferdinand (se c’è un altro punto su cui Ferguson insiste è proprio la perizia con cui sceglieva i propri centrali di difesa: disposto a strapagarli, purché gli assicurassero diversi anni di sonni tranquilli). Cuadrado, tornato con un maldipancino dal Mondiale, comincia a cedere dinanzi al corteggiamento del Barcellona. Poteva forse non inserirsi Van Gaal? Certo che no. Infine Vidal, il tassello con cui sistemerebbe il centrocampo.
Con una cifra che si aggira sui 130-140 milioni di euro ci si assicura il pacchetto completo e si ricostruisce la spina dorsale di una squadra che nell'ultima stagione sembrava averla totalmente persa, tanto appariva molle e rassegnata. Non vanno poi dimenticate le piste che portano a Hummels, Sneijder, Di Maria e Blind. Non c’è un nome di spicco, in questo calciomercato, che non venga associato ai Red Devils. La rivoluzione è appena iniziata, un grande nome per ruolo per il nuovo United. Poi a Van Gaal non resterà che trovare un portiere di riserva. Uno tipo Krul, da far entrare in caso di rigori.
"Le cose sono sempre in movimento: hai una lista di obiettivi, e se te ne scappa qualcuno lo sostituisci con un altro. Rooney e Ronaldo arrivarono che erano adolescenti. Dopo il 2006, o giù di lì, raddoppiammo gli sforzi per evitare di nuovo l’inconveniente di una squadra che invecchia tutta insieme. Ci concentrammo su quest'obiettivo. Andy Cole, Dwight Yorke e Teddy Sheringham, all'epoca, avevano avuto un calo di prestazioni, erano invecchiati. In situazioni del genere, le richieste allo staff degli osservatori aumentano, gli scopritori di talenti vengono messi sotto pressione. Gli chiedi in continuazione: “Allora? Che cosa avete visto in giro?”."
Nella sua recente autobiografia, Alex Ferguson descrive piuttosto dettagliatamente come funzioni il mercato al Manchester United, specie nella fase di transizione tra un ciclo vincente e l’altro. Ora, che con l’addio di Sir Alex e il tragico tentativo di Moyes si sia chiuso un ciclo è abbastanza chiaro; così come è altrettanto palese che la ricostruzione dello United sia stata affidata a Van Gaal dando al maestro olandese carta bianca e un forziere colmo di sterline da amministrare. Risultato: il nuovo allenatore ha impiegato poco a compilare la propria lista della spesa.
Se le cose funzionano come le descrive Ferguson, gli osservatori del Man Utd, nell’ultima stagione, hanno passato parecchio tempo in Italia. Solo così si spiegherebbe l’interesse per quelli che probabilmente sono stati i tre migliori giocatori dell’ultimo campionato di A: Benatia (35 milioni?), Cuadrado (45 milioni?), Vidal (60 milioni?).
Il primo sarebbe la risposta ai cugini del City, che con 40 milioni si sono portati a casa Mangala, nonché il modo giusto per ricostruire una difesa che ha lasciato partire i “vecchi” Vidic e Rio Ferdinand (se c’è un altro punto su cui Ferguson insiste è proprio la perizia con cui sceglieva i propri centrali di difesa: disposto a strapagarli, purché gli assicurassero diversi anni di sonni tranquilli). Cuadrado, tornato con un maldipancino dal Mondiale, comincia a cedere dinanzi al corteggiamento del Barcellona. Poteva forse non inserirsi Van Gaal? Certo che no. Infine Vidal, il tassello con cui sistemerebbe il centrocampo.
Con una cifra che si aggira sui 130-140 milioni di euro ci si assicura il pacchetto completo e si ricostruisce la spina dorsale di una squadra che nell'ultima stagione sembrava averla totalmente persa, tanto appariva molle e rassegnata. Non vanno poi dimenticate le piste che portano a Hummels, Sneijder, Di Maria e Blind. Non c’è un nome di spicco, in questo calciomercato, che non venga associato ai Red Devils. La rivoluzione è appena iniziata, un grande nome per ruolo per il nuovo United. Poi a Van Gaal non resterà che trovare un portiere di riserva. Uno tipo Krul, da far entrare in caso di rigori.