Ronnie e Schelotto: presi a gennaio per... far gol nel derby

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MERCATO STORY. L'esperienza del Fenomeno brasiliano con la maglia del Milan, così come quella del Galgo in nerazzurro, sono ricordate quasi esclusivamente per una rete ai cugini. Che da sola valse l'investimento fatto

Nuovo appuntamento con "Mercato story", la rubrica con cui ripercorriamo la storia delle sessioni invernali del calciomercato, ricordando trattative particolari, aneddoti o personaggi che hanno segnato il mercato di gennaio.

di Vanni Spinella

Il paragone è irriverente: lo sappiamo noi, lo sa bene uno dei due protagonisti di questa storia. Ma concedeteci, per una volta, di far sognare il povero Ezequiel Schelotto accostandolo al grande Ronaldo, il Fenomeno brasiliano che ha segnato oltre un decennio di storia del calcio. Entrambi protagonisti del mercato di gennaio, seppur a 6 anni di distanza l'uno dall'altro, entrambi in gol nel derby pochi mesi dopo. Le loro esperienze con le maglie di Inter e Milan verranno ricordate esclusivamente per quello, e diremmo che i punti di contatto tra i due possono anche fermarsi qui.

Gennaio 2007: da Madrid a Milano rimbalza una voce che, solo qualche anno prima, sarebbe stata una vera bomba di mercato: “Ronaldo al Milan”. Solo le rotondità che accompagnano l’ex-Fenomeno interista, oltre all’usura delle sue ginocchia, rendono l’affare una specie di scommessa. Ma, soprattutto, uno sgarbo ai cugini. Ronnie si è lasciato male con l’Inter, che dopo il Mondiale 2002 gli ha preferito Cuper, ma nessuno lo immaginerebbe capace del tradimento dei tradimenti. Sembra la classica storia d’amore finita male, ma il brasiliano riapre quel capitolo e si vendica. All’Inter fanno spallucce, in fondo hanno il nuovo idolo Ibrahimovic e un ciclo di vittorie appena aperto, ma nel profondo dell’animo soffrono tutti. E Ronnie lo sa. Il coltello lo affonda prima stringendo la mano di Galliani e la maglia rossonera, poi mostrando irriverente i dentoni e le orecchie al pubblico di San Siro, dopo l’inevitabile gol dell’ex nel derby dell’11 marzo. Una rete “annunciata” fin dal 30 gennaio, data della firma con il Milan. Alla fine l’Inter vincerà ugualmente quel derby, ma il graffio al cuore resta.



31 gennaio 2013: all’ultimo giorno di mercato Inter e Atalanta si scambiano Livaja e Schelotto. Non è un affare destinato a restare negli annali, se non fosse che 24 giorni dopo El Galgo regala agli interisti un motivo più che valido per ricordarlo, forse l’unico di quei pochi mesi trascorsi a Milano. In realtà anche quel giorno i tifosi dell’Inter sono pronti a ricevere una nuova coltellata nel derby: il Milan ha appena riportato in Italia Balotelli e il gol di SuperMario, magari festeggiato con il dito sulla bocca, sembra nell’aria. Glielo nega un prodigioso Handanovic, ma i rossoneri sono comunque in vantaggio grazie a El Shaarawy. Finché Stramaccioni non si gioca la carta Schelotto. Al 24’ della ripresa lo manda in campo, due minuti dopo vede la sua chioma agitarsi in mezzo all’area e incornare un traversone di Nagatomo. Gol e lacrime, che non bastano a fargli guadagnare la fiducia dell’Inter a fine stagione, ma un posto nella storia del derby sì. Accanto a Ronaldo.