Verona, c'è Mattia Valoti nella lampada di Aladino
CalciomercatoLE IDI DI MARZIO. Gioca nell'Hellas e ha segnato il suo primo gol in Serie A contro il Parma. C'è chi lo considera un "piccolo Pastore". Il papà, Aladino, indossò la maglia gialloblù nella seconda metà degli anni Novanta
Dalla lampada di Aladino, è uscito un figlio chiamato Mattia. Che gioca nel Verona e ieri ha segnato il suo primo gol in serie A. Aladino e Mattia Valoti, nel nome del padre. Questione di famiglia, sì. Centrocampista centrale il papà, un passato tra Atalanta, Parma e Palermo. In comune con l'erede la maglia dell'Hellas, indossata per qualche anno a metà anni '90. Ma non il ruolo, visto che Mattia è un giocatore più offensivo, tanto da essere stato paragonato a un piccolo Pastore, parole di Mondonico. Aladino da padre-dirigente dell'Albinoleffe lo ha venduto al Milan, tante pressioni e molte attese, un'esplosione rallentata.
Anche a Verona, scusate il ritardo. Mandorlini lo apprezza ma ne ha tanti da far giocare prima di lui, lo mette in Coppa Italia contro il Perugia e a fine partita il presidente umbro Santopadre chiama l'agente (Giuseppe Riso) per prenotarlo in caso di cessione. Si informa anche De Zerbi, allenatore promettente di un Foggia rivelazione in Lega Pro, forse perché intravede in Mattia quello che faceva in campo quando illuminava con la sua dieci sulle spalle. Ma il mercato può attendere. Perché all'improvviso, si accende il Bentegodi. Mattia entra contro il Parma, assist per il 2-1 di Toni e terzo gol finale, primo personale e con tanto di abbraccio a Mandorlini. Dalla lampada di Aladino esce così un piccolo principe, qualcosa di magico che contagia la città degli innamorati.
Anche a Verona, scusate il ritardo. Mandorlini lo apprezza ma ne ha tanti da far giocare prima di lui, lo mette in Coppa Italia contro il Perugia e a fine partita il presidente umbro Santopadre chiama l'agente (Giuseppe Riso) per prenotarlo in caso di cessione. Si informa anche De Zerbi, allenatore promettente di un Foggia rivelazione in Lega Pro, forse perché intravede in Mattia quello che faceva in campo quando illuminava con la sua dieci sulle spalle. Ma il mercato può attendere. Perché all'improvviso, si accende il Bentegodi. Mattia entra contro il Parma, assist per il 2-1 di Toni e terzo gol finale, primo personale e con tanto di abbraccio a Mandorlini. Dalla lampada di Aladino esce così un piccolo principe, qualcosa di magico che contagia la città degli innamorati.