Taci, c'è un futuro per il Parma: e ora via al mercato

Cinque milioni oggi, altri trenta nel giro di una settimana. È il biglietto da visita di Rezart Taci, ossigeno puro per le casse del Parma. Stipendi da pagare subito, fornitori vari da accontentare, giocatori da comprare. Per sperare. Taci ha spento ogni dubbio ieri sera verso l'ora di cena, Hotel Principe di Savoia, Milano. In una sala interna, il nuovo proprietario del Parma è accompagnato dai suoi collaboratori (l'avvocato Conte e l'amico albanese Tino Taho), al tavolo anche Pietro Leonardi e l'avvocato Rodella che ha seguito la vicenda dal punto di vista legale negli ultimi due mesi. Intorno alle venti, il sì definitivo: coordinate bancarie e via, ordinato il primo bonifico. Un segnale forte, positivo, accolto con trepidazione dallo stesso Leonardi.

Sospiri di sollievo. Taci è a Milano da due giorni, vestiti eleganti e sorrisi disponibili, poche parole e il telefonino come compagno di viaggio. Da oggi, parte ufficialmente anche il suo mercato. E saranno giorni di grandi manovre. Leonardi ha già chiamato Giovinco (che non vorrebbe muoversi) e Gilardino, due ritorni clamorosi. Per Gila, avviati i contatti con l'agente Puccinelli prima e Davide Lippi poi per il club cinese: si tratta con fiducia, soprattutto dopo i no di Osvaldo e Pazzini.

A centrocampo, ecco Nocerino e Gonzalez, bloccati da tempo e in attesa delle prime garanzie economiche di Taci per firmare. Adesso ci sono, in arrivo quindi le firme. E poi la pazza idea, diretta a Madrid: una chiamata all'Atletico per Rodriguez, soprannominato El Cebolla, perché fa piangere gli avversari. Proprio ciò di cui ha bisogno il Parma. Oltre ai soldi freschi di Taci.