Mercato story: Lazio, quanti attaccanti flop presi a gennaio

Calciomercato
Alfaro, Saha, Postiga e Kakuta: attaccanti che sono stati alla Lazio pochi mesi prima di prendere altre strade (Getty Images)
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AMARCORD. Dopo l'infortunio di Djordjevic i biancocelesti cercano una punta: è vicino Bergessio. Ma nelle ultime sessioni invernali di mercato sono arrivati spesso attaccanti che non hanno lasciato tracce: Alfaro, Saha, Kakuta e Helder Postiga

Nuovo appuntamento con "Mercato story", la rubrica con cui ripercorriamo la storia delle sessioni invernali del calciomercato, ricordando trattative particolari, aneddoti o personaggi che hanno segnato il mercato di gennaio.

di Luciano Cremona

Comunicazione di servizio: i dirigenti della Lazio sono pregati di fare mente locale sulle ultime punte acquistate nelle sessioni invernali del calciomercato. E di non ricadere in certi errori. Potrebbe essere questo il messaggio che i tifosi della Lazio vorrebbero certamente consegnare a Lotito, Tare e a tutta la dirigenza biancoceleste. Soprattutto in questi giorni che seguono il brutto infortunio patito da Filip Djordjevic. La Lazio, infatti, è alla ricerca di una punta. E gli ultimi acquisti effettuati nelle scorse finestre del mercato di gennaio non sono stati per nulla soddisfacenti.

I tifosi della Lazio sono già però un po' più tranquilli, se è vero che è praticamente fatta per l'approdo a Formello di Gonzalo Bergessio, attaccante argentino che ha faticato a carburare con la Samp ma che dà ampie garanzie nel nostro campionato: le stagioni al Catania ne sono una prova. Bergessio come sostituto di Djordjevic oltre a Brayan Perea, richiamato dal prestito al Perugia. Nomi buoni, distanti dai flop che, forse a causa della smania di comprare una punta a tutti i costi, hanno spesso varcato i cancelli del campo di allenamento biancoceleste. Ripercorriamo gli ultimi quattro.

EMILIANO ALFARO
Gennaio 2012. Nel parco attaccanti della Lazio ci sono Rocchi, Klose e Cissè. Il francese però dopo soli sei mesi sente il richiamo della Premier e lascia i biancocelesti. La dirigenza ripara su Sculli e su Emiliano Alfaro, a lungo seguito dagli scout. Classe '88, un'esperienza al San Lorenzo ma soprattutto cannoniere del Liverpool di Montevideo. Non è un acquisto indolore: la Lazio versa 3,2 milioni di euro, un investimento importante per un calciatore poco conosciuto. L'impatto con la maglia biancoceleste è praticamente nullo: da gennaio a giugno gioca 8 spezzoni per un totale di 236'. Nessun gol, la Lazio non sa che farsene. Il problema è che al momento della firma sul contratto la dicitura sulla durata riporta: 5 anni. Alfaro finisce in prestito all'Al Wasl, dove segna 17 gol in 24 presenze. Nel 2013 torna alla Lazio, senza mai vedere il campo. Ora è tornato, sempre in prestito dalla Lazio, al Liverpool di Montevideo, serie B uruguaiana. E segna in media un gol a partita.

LOUIS SAHA
Stavolta la trattativa non è di gennaio, ma addirittura di febbraio. Il 6 febbraio 2013 la Lazio ingaggia lo svincolato Louis Saha, attaccante francese classe '78. Ex Manchester United (quattro stagioni e una trentina di gol), vice campione del mondo con la Francia. Rescisso il contratto con il Sunderland, l'attaccante firma per sei mesi con la Lazio, 500mila euro di compenso. Arriva per sostituire Klose, out per due mesi per infortunio. 500mila euro per 128', tanti i giri di lancette giocati da Saha in maglia biancoceleste: sei presenze, una sola da titolare. In tribuna nel giorno più importante, quello della vittoria della Coppa Italia contro la Roma. "Sono qui per vincere tutto", aveva detto il giorno della presentazione. Si è ritirato dopo la scadenza del contratto.

GAEL KAKUTA e HELDER POSTIGA
Il gennaio 2014 non ha portato ai biancocelesti buoni consigli. Prima l'ingaggio di Kakuta, francese in prestito dal Chelsea. Una storia strana quella del giovane classe '91: strappato dai Blues al Lens, il suo trasferimento a Londra provocò indagini e sanzioni, poi revocate. Una sfilza di prestiti nella sua carriera: Fulham, Bolton, Digione, Vitesse. Senza mai sfondare. Alla Lazio stessa storia: 2 presenze in sei mesi, 26' in totale (4 in campionato, 22 in Europa League). Panchine, tribune, allenamenti. Il ritorno a Londra, prima di essere spedito di nuovo in prestito, al Rayo Vallecano. Ma il 31 gennaio scorso, la Lazio ha inanellato l'ennesimo colpo a vuoto: l'arrivo in prestito dal Valencia dell'esperto portoghese Helder Postiga. Nel giro della nazionale, fisico importante. Talmente importante da consentirgli di debuttare solo a marzo, a causa di un problema muscolare. Cinque spezzoni di gara, 139' in totale. Gol? Ovviamente nemmeno uno.