Le pagelle del calciomercato: voti, aspettative e sorprese

Calciomercato
Grandi ritorni, cambi di maglia e nuove stelle: chiuso il mercato, si riparte con il campionato. Ma chi ha investito meglio?
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Solo ritocchi per Juventus e Lazio, rinnovano l'attacco Milan e Roma, grandi nomi per l'Inter. Ottima la pagella di Ferrero, sulla carta esce indebolita la Fiorentina. Napoli: due acquisti già decisivi

Da una a 5 "stelle": diamo così i voti al mercato delle squadre dopo un gennaio di trattative, affari fatti e sfumati, cambi di maglia e di strategia. Consapevoli che alla fine, come sempre, sarà il campo a dire chi ha fatto veramente i migliori affari.


JUVENTUS

voto mercato:
Inizia la sessione di mercato cercando un trequartista e un difensore centrale, la finisce portando a casa Matri. A parte le domande sul perché di un simile cambio di strategia, va detto che non c’era alcun bisogno di modificare una squadra che veleggia tranquilla verso il quarto titolo consecutivo ed è ancora in corsa per la Champions. Forse anche Allegri se ne è convinto e allora la Juventus si è limitata, giustamente, a ritoccare, senza sconvolgere equilibri e undici titolare. Esce Giovinco ed entra Matri in attacco, torna alla base De Ceglie, arriva Sturaro, tra le rivelazioni del campionato con il Genoa. Nessuna sorpresa, nessun fuoco d’artificio: per far festa ci si potrà rifare a maggio.


ROMA
voto mercato:
Per un Destro che va, ci sono Doumbia e Ibarbo che arrivano. A far l’affare è soprattutto Garcia, che guadagna due giocatori sicuramente più adatti al suo gioco rispetto al neo-milanista. L’ex-cagliaritano soprattutto, in prospettiva, è un gran colpo. Ha numeri e tecnica da fenomeno, aspettava la grande squadra per fare il salto di qualità. Ora tocca a lui. Difesa puntellata con Spolli, uno che conosce bene la Serie A.


NAPOLI
voto mercato:
Due colpi, ma ben assestati. Tanto che domenica si sono già rivelati decisivi. Assist di Strinic, gol di Gabbiadini. Sistemata la fascia sinistra, con l’ex-Dnipro che appare già perfettamente integrato, rafforzato il reparto avanzato con un giovane italiano (pagato con soldi "veri": non è il solito prestito) che aveva molto mercato e che ha scelto Napoli per la consacrazione. Il gioco di Benitez può esaltarlo e gli azzurri si portano a casa uno specialista dei calci piazzati, che non guasta mai.


LAZIO

voto mercato:
Vale il discorso fatto per la Juventus: sta funzionando tutto bene, inutile rovinare l’architettura messa in piedi da Pioli con tanta pazienza. Aggiungeteci che Lotito non è certo uno che sul mercato si fa prendere dall’entusiasmo e ne avrete una sessione chiusa con i soli innesti di Morrison, Mauricio e Hoedt (preso per luglio). Tutti da valutare sul campo. Saluta Alvaro Gonzalez, da tempo fuori dal progetto dell’allenatore.


SAMPDORIA

voto mercato:
Il Ferrero-show si è concluso con due grandi innesti in attacco. Eto’o e Muriel, il veterano e il giovane che tutti aspettano di veder esplodere. Di sicuro due che i gol li sanno fare, con i quali si può digerire la cessione di Gabbiadini e che potrebbero far sognare il popolo blucerchiato. Correa, con Mihajlovic, può solo crescere. Bonazzoli è un altro dal futuro assicurato: magari l’Inter se lo riprenderà sfruttando il diritto di “recompra”, ma vorrà dire che ha fatto bene con la Samp.


FIORENTINA

voto mercato:
Fa troppo male la cessione di Cuadrado, per poter gioire di fronte agli arrivi di Diamanti e Gilardino. Che assicureranno entusiasmo, gol (li hanno sempre fatti) e diverse possibilità di scelta per Montella, ma non quegli strappi che solo il colombiano sapeva dare. Lascia i viola forse l’unico vero top-player che era presente in rosa. Marin e Brillante, mai visti, non verranno certo rimpianti come lui. Salah è un buon giocatore, ma ancora al livello di scommessa.


MILAN

voto mercato: 
Galliani ha lavorato in tutti i reparti. Destro per Torres è sicuramente l’operazione più rilevante e, visto quanto fatto dal Niño nei suoi 4 mesi di serie A, possiamo affermare senza timore di essere smentiti che il Milan ne esca rafforzato. Cerci è sicuramente un grande colpo, a patto che Inzaghi riesca a collocarlo nella posizione ideale, Antonelli è una garanzia per rafforzare le fasce, vero punto debole dei rossoneri in questa prima metà di campionato (il Milan è la squadra che subisce più gol dalle corsie laterali). Assume un senso, così, anche l’acquisto di Bocchetti. Paletta non assicura il salto di qualità in mezzo alla difesa, ma in passato si è dimostrato affidabile, Suso è un punto interrogativo (vale più di Saponara?). Il prestito di Niang al Genoa farà bene a tutti, al ragazzo che giocherà di più e al Milan che ne potrà valutare i progressi. Baselli sarebbe stata una bella ciliegina sulla torta.


INTER

voto mercato:
Alla faccia di chi diceva che Thohir è uno che non spende. Shaqiri, Podolski, Brozovic: per essere “soltanto” il mercato di gennaio si tratta di tre colpi veri. I primi due sono certezze, giocatori di un livello e di una classe tali che non c’è da chiedersi se sapranno ambientarsi in Serie A. Giocavano nel Bayern e nell’Arsenal, possono diventare dei leader. Brozovic era ricercato da mezza Europa e ha scelto Mancini. Il ritorno di Santon ha sorpreso tanti, ma va letto anche in vista dell’adeguamento alle norme che dall’anno prossimo prevedono che le squadre abbiano in lista almeno 4 giocatori cresciuti nel vivaio del club.