Vazquez studia da italiano, a scuola dal giramondo Maresca
CalciomercatoLE IDI DI MARZIO. El Mudo ha iniziato a canticchiare il nostro inno, imparando versi e strofe dalla mamma. Il suo mentore nello spogliatoio del Palermo però è l'ex Siviglia e Olympiacos: quattro lingue conosciute a memoria e un futuro da allenatore
Ha iniziato a canticchiare il nostro inno, imparando versi e strofe dalla mamma, padovana di nascita. Ha chiacchierato e sorriso. Sistemando persino gli sgabelli di casa Maresca a fine collegamento. Una piacevole scoperta, Vazquez il giocoliere. El Mudo. O forse ex Muto. "Con me parla tantissimo", giurava ieri sera la compagna. Argentina come lui. Si amano, basta guardarli negli occhi illuminati.
E anche Palermo adesso ama il suo genio della lampada, incantata da quelle finezze che ne ricordano un po' Pastore, un po' addirittura Zidane. Al campo di allenamento (il Tenente Onorato, proprietà militare, che Zamparini voleva comprare ma gli è stato detto no) arriva sempre insieme a Dybala: da queste piccole cose capisci perché una coppia si trovi benissimo anche in campo. Il loro mentore nello spogliatoio si chiama Enzo Maresca, quattro lingue -spagnolo, inglese, francese e ovviamente italiano - conosciute a memoria, una personalità spiccata e una sensibilità da giocatore giramondo.
Uno che in Grecia ha rinunciato a due anni di contratto per quattro milioni netti più i premi, senza una squadra dietro. Uno che ha strappato gli applausi al Bernabeu per un gol segnato al Real Madrid, troppo bello per non essere incensato. Uno che oggi studia da allenatore per il futuro e nel presente gioca ancora benone. E l'anno prossimo potrebbe anche diventare il nuovo capitano del Palermo. Lo confesso, sarebbe bello conoscere meglio il lato umano e personale di alcuni giocatori importanti, come successo ieri a Football Night con Maresca e Vazquez. Forse non succederebbe sempre, ma potremmo scoprire altre storie di ragazzi dolci, educati, puliti, intelligenti. Aperti ad altri mondi e tutt'altro che chiusi nella loro galassia calcistica. Semplicemente normali. L'insostenibile leggerezza di essere, anche per gli altri, soltanto Enzo e Franco.
E anche Palermo adesso ama il suo genio della lampada, incantata da quelle finezze che ne ricordano un po' Pastore, un po' addirittura Zidane. Al campo di allenamento (il Tenente Onorato, proprietà militare, che Zamparini voleva comprare ma gli è stato detto no) arriva sempre insieme a Dybala: da queste piccole cose capisci perché una coppia si trovi benissimo anche in campo. Il loro mentore nello spogliatoio si chiama Enzo Maresca, quattro lingue -spagnolo, inglese, francese e ovviamente italiano - conosciute a memoria, una personalità spiccata e una sensibilità da giocatore giramondo.
Uno che in Grecia ha rinunciato a due anni di contratto per quattro milioni netti più i premi, senza una squadra dietro. Uno che ha strappato gli applausi al Bernabeu per un gol segnato al Real Madrid, troppo bello per non essere incensato. Uno che oggi studia da allenatore per il futuro e nel presente gioca ancora benone. E l'anno prossimo potrebbe anche diventare il nuovo capitano del Palermo. Lo confesso, sarebbe bello conoscere meglio il lato umano e personale di alcuni giocatori importanti, come successo ieri a Football Night con Maresca e Vazquez. Forse non succederebbe sempre, ma potremmo scoprire altre storie di ragazzi dolci, educati, puliti, intelligenti. Aperti ad altri mondi e tutt'altro che chiusi nella loro galassia calcistica. Semplicemente normali. L'insostenibile leggerezza di essere, anche per gli altri, soltanto Enzo e Franco.