M'Poku osservato speciale. Anche il City al Sant'Elia
CalciomercatoLE IDI DI MARZIO. Il belga brilla nella notte di Cagliari contro l'Inter, che lo doveva prendere a gennaio. Il riscatto per l'ex Standard Liegi è fissato a 7 milioni. Ausilio e Sabatini sono alla finestra, ma in Sardegna c'era anche un osservatore citizen
di Gianluca Di Marzio
Ha una cresta biondiccia come quella del suo amico Nainggolan. E nel cuore di Cagliari forse ne ha già preso il posto. "Fidati, vai in Sardegna: è la piazza giusta per emergere. Poi magari mi raggiungi...", gli scrisse proprio Radja durante il mercato per convincerlo ad accettare il trasferimento. C'è tanto M'Poku nella notte amara del S.Elia per Zola e i suoi prodi. Esordio da titolare e numeri da giocoliere abbinati a freschezza e forza, roba da spellarsi le mani. Quelle finte con la suola sul pallone, sia di destro che di sinistro, hanno fatto impazzire l'Inter che lo conosceva già bene. Tanto da averlo praticamente preso a gennaio: Ausilio l'aveva in pugno per un prestito biennale, dando in cambio Obi a titolo definitivo negli Emirati (più conguaglio ovviamente), affare saltato sul più bello. Perché il talentino belga è in realtà di proprietà di un fondo arabo gestito da un signore chiamato Abdullah, lo stesso che ha preso un club (l'Al Arabi) dove parcheggia i giocatori che compra e poi li presta in giro per l'Europa. Come Lestienne al Genoa. E come M'Poku al Cagliari. Su segnalazione proprio dell'Inter a Giulini quando il suo passaggio in nerazzurro si era bloccato.
Il riscatto è fissato a circa sette milioni, una cifra interessante per chi vorrà davvero puntare in futuro sull'ex Standard Liegi. Magari lo stesso Ausilio, o ancora quel Sabatini alleato del Cagliari sul mercato. Ha chiamato anche lui M'Poku nei giorni di gennaio dove i dubbi prevalevano sulla voglia di accettare. "Se fai bene li', noi ti seguiremo con attenzione. Da quella squadra abbiamo già preso Nainggolan, Astori e Ibarbo...", gli promise il Walter da Trigoria con quella voce roca ma sicura. Una mossa dovuta anche per sbloccare poi l'affare di Ibarbo, era tutto legato. M'Poku infatti accettò e il colombiano divenne subito dopo giallorosso. Il prossimo intreccio di mercato, però, è tutto da scrivere e si preannuncia interessante: ieri infatti c'era il City al S.Elia con il suo osservatore per l'Europa. Ha studiato (e gradito) Donsah sì ma promosso soprattutto questo funambolico trequartista, che in allenamento non stupisce e si trattene riservandosi colpi e giocate per i minuti che contano. Quelli che intanto separano il Cagliari dalla salvezza.
Ha una cresta biondiccia come quella del suo amico Nainggolan. E nel cuore di Cagliari forse ne ha già preso il posto. "Fidati, vai in Sardegna: è la piazza giusta per emergere. Poi magari mi raggiungi...", gli scrisse proprio Radja durante il mercato per convincerlo ad accettare il trasferimento. C'è tanto M'Poku nella notte amara del S.Elia per Zola e i suoi prodi. Esordio da titolare e numeri da giocoliere abbinati a freschezza e forza, roba da spellarsi le mani. Quelle finte con la suola sul pallone, sia di destro che di sinistro, hanno fatto impazzire l'Inter che lo conosceva già bene. Tanto da averlo praticamente preso a gennaio: Ausilio l'aveva in pugno per un prestito biennale, dando in cambio Obi a titolo definitivo negli Emirati (più conguaglio ovviamente), affare saltato sul più bello. Perché il talentino belga è in realtà di proprietà di un fondo arabo gestito da un signore chiamato Abdullah, lo stesso che ha preso un club (l'Al Arabi) dove parcheggia i giocatori che compra e poi li presta in giro per l'Europa. Come Lestienne al Genoa. E come M'Poku al Cagliari. Su segnalazione proprio dell'Inter a Giulini quando il suo passaggio in nerazzurro si era bloccato.
Il riscatto è fissato a circa sette milioni, una cifra interessante per chi vorrà davvero puntare in futuro sull'ex Standard Liegi. Magari lo stesso Ausilio, o ancora quel Sabatini alleato del Cagliari sul mercato. Ha chiamato anche lui M'Poku nei giorni di gennaio dove i dubbi prevalevano sulla voglia di accettare. "Se fai bene li', noi ti seguiremo con attenzione. Da quella squadra abbiamo già preso Nainggolan, Astori e Ibarbo...", gli promise il Walter da Trigoria con quella voce roca ma sicura. Una mossa dovuta anche per sbloccare poi l'affare di Ibarbo, era tutto legato. M'Poku infatti accettò e il colombiano divenne subito dopo giallorosso. Il prossimo intreccio di mercato, però, è tutto da scrivere e si preannuncia interessante: ieri infatti c'era il City al S.Elia con il suo osservatore per l'Europa. Ha studiato (e gradito) Donsah sì ma promosso soprattutto questo funambolico trequartista, che in allenamento non stupisce e si trattene riservandosi colpi e giocate per i minuti che contano. Quelli che intanto separano il Cagliari dalla salvezza.