Il presidente della Sampdoria è soddisfatto per avere ancora in squadra Soriano, ma la trattativa saltata in extremis con il Napoli lo aveva mandato su tutte le furie: "Le giornate sono di 24 ore e invece qui al calcio (mercato) ce n'è una in meno. E non abbiamo fatto in tempo"
Lunedì sera, a operazione saltata, il presidente Massimo Ferrero aveva detto di essere "incavolatissimo". E, in effetti, un poco arrabbiato il vulcanico presidente lo è ancora, nonostante la "soddisfazione" di tenersi Soriano.
"E' stata una trattativa complessa - ha detto Ferrero -. Il giocatore non c'era e i tempi... Ma insomma, avete questa legge... Non l'ho capito: le 23. Perché le 23? Cristo ha fatto le giornate di 24 ore e invece qui al calcio (mercato, ndr) sono di 23. E' successo che non abbiamo fatto in tempo".
Poi il numero uno della Samp risponde a De Laurentiis ("Ringrazio Ferrero che è stato disponibilissimo, ma a quel punto ho detto a lui e al procuratore di Soriano: ci rivediamo a gennaio") attraverso una nota sul sito del club. "Voglio dire al signor De Laurentis che pensi ai suoi calciatori, che ai miei ci penso io, perchè, sia chiaro, Soriano è un calciatore della Samp, non è un calciatore del Napoli in prestito alla Samp".