L'allenatore giallorosso sul futuro del 26enne centrocampista bosniaco: "Vanno viste altre situazioni: il contratto, l'età, il club che è interessato a te. Perché se poi uno deve rimanere a lavorare in un posto dove non è contento, diventa difficile"
"Pjanic a Roma sta benissimo poi c'è da vedere altre situazioni: il contratto, l'età, il club che è interessato a te, perché se poi uno deve rimanere a lavorare in un posto dove non è contento, dove non gli fa piacere andare a raspare sul fondo delle proprie possibilità. E' chiaro che diventa più difficile tirar fuori il massimo. Io con i miei calciatori parlo e sicuramente ne so molto di più rispetto a voi". Così l'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, a margine della conferenza stampa di presentazione della quindicesima edizione del memorial 'Nicolo' Galli' in programma a Firenze il 20, il 21 ed il 22 maggio.
Le caratteristiche di Pjanic - "Per avvicinarsi a quella che è la differenza con delle grandi squadre - ha aggiunto - si ha bisogno del massimo". Ma quanto sarebbe doloroso, eventualmente, veder partire Pjanic? "E' doloroso veder partire chiunque perché - ha ripreso Spalletti - questa Roma ha dei buoni calciatori che hanno fatto squadra e quando vai a toccare qualcosa delle squadre che funzionano non dipende mai da un singolo. E' chiaro che Mire ha delle intuizioni, delle genialità e delle giocate che danno qualcosa in più ai fini dell'estro e della qualità pura".
Su Ljiajic - Rientra nei programmi della Roma? "Ora è finito il campionato, dobbiamo incontrarci. Lui è un calciatore che ha qualità e lo ha fatto vedere. Sono diversi quelli che torneranno, abbiamo Paredes, Iturbe, Gerson che abbiamo ridato in prestito per sei mesi e che è un trequartista fenomenale".