Gian Michele Gentile, legale del club, sul dietrofront dell'allenatore argentino: "Nel contratto nessuna clausola sul mercato. Chiederemo un risarcimento importante". Lotito: "Il nostro programma non cambia senza di lui, Inzaghi non è un ripiego". E alcuni giornalisti abbandonano la conferenza stampa quando il presidente prende la parola
"Non ci sono clausole legate al mercato, non c'è una parola nel contratto predisposto dal mister e da noi reso solo meno pesante da leggere, che riguarda la campagna acquisti. Ci si riporta alle norme italiane". E' la tesi dell'avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile, in conferenza stampa, rispondendo al comunicato emesso ieri notte da Marcelo Bielsa nel quale l'argentino motiva tale decisione al mancato mantenimento degli accordi con la società sull'arrivo di almeno quattro giocatori prima del ritiro di Auronzo che inizierà domani. Il legale ha annunciato che la Lazio intenterà contro il tecnico argentino una causa per un risarcimento importante".
Parla Lotito - "Con Bielsa è stato fatto un atto d'amore verso i tifosi, ma anche senza Bielsa i programmi della Lazio non saranno abbandonati. Il mercato prevede gli obiettivi che ci eravamo prefissati, qualcuno dimentica che il mercato inizia ufficialmente il primo luglio. Noi dobbiamo rinforzare la squadra e renderla competitiva, porteremo avanti gli obiettivi compatibilmente con le nome e le possibilità, di investimenti sia economici che competitivi". Queste le parole del presidente Claudio Lotito, in conferenza stampa, sulla vicenda Bielsa.
Inzaghi non è un ripiego - Al posto di Bielsa, come noto, è stata confermata la fiducia a Simone Inzaghi: "Una scelta legata al fatto che vogliamo portare la lazialità - ha chiarito il proprietario biancoceleste -, perchévive nel club da diversi anni. La scelta di Inzaghi non è una scelta di ripiego, lui è l'allenatore idoneo per dare attuazione a quel programma che volevamo fare con Bielsa". Quando Lotito ha preso la parola, diversi cronisti hanno lasciato la sala stampa a causa della decisione del presidente di non rispondere a domande.