Pinilla, l'addio che emoziona: "La Dea nel cuore"
CalciomercatoMauricio Pinilla dice addio alla sua Dea nerazzurra Atalanta con una lettera pubblicata su Instagram. L'attaccante cileno ha avuto contatti con la Cina, in particolare con il Wuhan Zall di Ciro Ferrara
Quando una storia finisce, c’è modo e modo di dire addio, anche nel calcio. Chi sbatte la porta con eclatante rumore, chi sceglie di non commentare e restare in silenzio. Chi trova le parole, magari con una bella conferenza ad hoc. Oppure chi quelle parole preferisce scriverle, per non emozionarsi troppo. Mauricio Pinilla è un tipo impulsivo, che spesso (quasi sempre) segue l’istinto. Un indizio? anche due. Dopo un gol con la maglia dell'Atalanta, l'attaccante ha quasi sempre esultato allo stesso modo: seduto, sotto la curva nerazzurra, abbracciato ai tifosi.
E poi basterebbe guardare il suo corpo. pieno zeppo di tatuaggi: “Mi sono disegnato la mia storia” . Dal 15 che porta sulla schiena, numero con cui giocava nell'Universidad de Chile, squadra in cui è nato e cresciuto, alla famiglia, passando per il fotogramma della traversa colpita nel secondo supplementare degli ottavi di finale del Mondiale contro il Brasile.
Mauricio dal cuore caldo e sincero. Che dopo 39 partite e 13 gol con la maglia dell’Atalanta addosso - quasi un tatuaggio per uno come lui - ha voluto dedicare questo post su Instagram ai tifosi nerazzurri: "Cari tifosi ormai non è più un mistero la mia situazione e mi dispiace tanto per non avervi salutato come meritavamo entrambi ma il calcio è così, ho avuto la fortuna di urlare, saltare, ridere, soffrire ed abbracciarvi sotto la curva questi 2 anni ... Sinceramente ho le valigie pronte ma oltre a i vestiti ci sono tante cose che vanno via con me e me le tengo strette siete veramente fantastici, continuate ad inculcare la vostra fede ai vostri figli come fate da una vita. Grazie di cuore per avermi accolto e trattato come un bergamasco in più vi porterò nel cuore per tutta la vita. #ForzaDea”. Perché Mauricio è pronto a lasciare Bergamo e l’Atalanta e lo comunica così, a cuore aperto. Sul dove vada trapelano solo ipotesi: contatti con la Cina, in particolare con il Wuhan Zall di Ciro Ferrara. E poi c’è sempre il Genoa, che salutato Pavoletti potrebbe cercare uno come lui. Ma chi vuole Pinilla, lo deve volere per davvero. Parole, soldi e promesse forse non serviranno. Per convincerlo basteranno emozioni.