Milan-Bonaventura, il rinnovo si complica

Calciomercato
Giacomo Bonaventura, centrocampista del Milan (foto LaPresse)

Emergono problemi nella trattativa tra il centrocampista e il club rossonero. I cinesi si rifiutano di riconoscere un bonus di 500mila euro a Bonaventura, promesso la scorsa estate da Galliani. Tuttavia la sensazione è che le parti troveranno una soluzione

Si complica il rinnovo di contratto di Giacomo Bonaventura. Colpa di un “no” pronunciato dai cinesi, destinato a congelare una trattativa portata avanti da Adriano Galliani e Mino Raiola e, per le parti, formalmente conclusa. E invece, almeno a oggi, ancora nulla da fare.

La promessa - La questione del contendere è una promessa fatta al centrocampista italiano, al quale Galliani in sede di accordi aveva concesso un aumento di 500 mila euro già a partire dal prossimo gennaio per ovviare ai rallentamenti della trattativa sul rinnovo legati alle note vicende societarie, non ancora risolte. Una sorta di risarcimento retroattivo, del quale però i cinesi proprio non vogliono sentir parlare.

L'accordo - Proviamo a riassumere. Giugno 2016: a parole il Milan e Bonaventura si accordano per un rinnovo con adeguamento contrattuale già per l’imminente settembre, ovvero per l’inizio di questa stagione. Da 500 mila euro netti a stagione, il centrocampista dovrebbe passare a percepirne 2 più bonus. Le parti si stringono la mano, l’accordo sembra fatto. Come sappiamo, però, quello che non si concretizza è il closing della trattativa che dovrebbe portare il Milan a diventare ufficialmente cinese, inizialmente prorogato al 13 dicembre e poi ulteriormente posticipato al 3 marzo.

Il rinvio - La proroga inevitabilmente ha le sue conseguenze, come quella di rinviare anche l’accordo per il rinnovo di Bonaventura. E allora ecco l’idea di Galliani. Nell’accordo di rinnovo a 2 milioni di euro l’anno (che dovrebbe partire da gennaio e per il quale i cinesi sono assolutamente d’accordo) l’ad rossonero vorrebbe inserire anche un bonus di 500 mila euro come risarcimento dei soldi non guadagnati da giugno a dicembre a causa del mancato closing.

Stop al rinnovo - A questo punto, però, intervengono i cinesi che mettono il veto sull’adeguamento dell’adeguamento. Bonaventura, questo il loro pensiero, merita di guadagnare 2 milioni di euro l’anno, ma non di ricevere i 500 mila euro persi a causa del mancato accordo sulla cessione della società. Una questione di retroattività, quindi. Che rischia di complicare tutto, soprattutto nell’ottica di altri importanti rinnovi di contratto di giocatori sotto l’egida di Raiola, Donnarumma su tutti. Anche perché con Bonaventura una soluzione si troverà. Nonostante il veto sui 500 mila euro.