Calciomercato, derby d'Italia per Gagliardini
CalciomercatoLui sogna con la squadra della sua città, Juventus e Inter lo corteggiano per un vero e proprio derby d'Italia da giocarsi sul mercato. Tra famiglia, NBA e playstation andiamo alla scoperta di uno dei migliori talenti del nostro calcio
Se nasci a Bergamo, tifi Atalanta e giochi nell’Atalanta da quindici anni non puoi che essere la persona più felice del mondo, innamorato e orgoglioso dei colori che indossi ogni domenica. Tutto normalissimo e quasi scontato. Ma se la carta d’identità dice 1994 e le tue qualità si notano a vista d’occhio allora è altrettanto normale e scontato che il mercato italiano impazzisca per te e si possa pure scatenare un vero e proprio derby d’Italia solo per averti. Un protagonista: Roberto Gagliardini. Due contendenti: Juventus e Inter. Con una Dea nerazzurra - fortunatamente non bendata quando si tratta di scovare giovani talenti - che resta a guardare (ma soprattutto sentire) in attesa della proposta indecente che possa davvero far vacillare il presidente Percassi, nonostante Gasperini non voglia rompere un giocattolo bellissimo proprio adesso, a 32 punti in classifica dopo 18 giornate di Serie A.
Attaccante mancato - Quando Roberto Gagliardini aveva sette anni e giocava nel Mariano di Dalmine di 'mister' Gagliardini (papà) faceva l’attaccante. Perché alto, il più alto di tutti. A quell’età toccava al fratello Andrea correre senza sosta su e giù per il centrocampo. Col tempo però nulla è rimasto uguale, con Andrea che ha preso la strada degli studi con una laurea in Economia e Roberto che adesso sta vivendo il suo bellissimo sogno tra Atalanta e Nazionale maggiore, ma da centrocampista, nonostante i modelli restino 'offensivi', tra Zidane e Messi. Al fianco di Roberto, ragazzi semplici come lui: Conti, Caldara e Grassi. Giovani, promettenti, italiani. Calciatori che 15 anni dopo continuano a condividere lo spogliatoio e vivere quel sogno coltivato da bambini, insieme a lui.
NBA e Playstation - Professionista esemplare ma soprattutto persona seria, Roberto Gagliardini. Che non si è mai limitato al compitino, nemmeno a scuola: il diploma da ragioniere senza mai un debito - per la gioia dei suoi genitori professori - ne è la dimostrazione. In campo lotta, corre, si sbatte e non si ferma mai, tra centrocampo e attacco. Nella sua testa c’è sempre e solo il collettivo, anche se alla Playstation di certo guarda al suo: ‘Io e D’Alessandro giochiamo spesso a Call of Duty e a Fifa e ci sfidiamo online parlandoci attraverso le auricolari’ rivelò. La sua forza sta nella famiglia, x factor che non lo ha mai lasciato solo, soprattutto quando le cose non giravano tra infortuni e prestiti poco soddisfacenti, soprattutto in B. E Roberto se la porta sempre nel cuore, ma anche in campo, in uno dei suoi due parastinchi. Nell’altro c’è l’amore della sua vita, Nicole Ciocca. Altri sport? Nba, tifa Cleveland, fedelissimo di LeBron.
L'intuizione del Gasp - Gagliardini ha capito che di calcio poteva vivere dopo la promozione in A ottenuta con il Cesena, ha capito che poteva sognare in grande solo quest’anno, con un Gasperini in panchina che a fine agosto ha avuto l’intuizione di toglierlo dal mercato per puntarci definitivamente. All-in riuscito: il 22enne è stato anche convocato in Nazionale maggiore da Ventura; e quando papà l’ha saputo, è scoppiato in lacrime dalla gioia. E Roberto? Vola in alto con la testa ma resta con i piedi a terra. Senza ascoltare troppo il mercato.