Calciomercato, Gollini: "Mi ispiro a Handanovic"

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Pierluigi Gollini, portiere classe 1995 dell'Aston Villa (LaPresse)

In esclusiva a Sky Sport il portiere ex Verona, classe 95’, parla del suo trasferimento di quest’estate in Inghilterra: “Avevo diverse opportunità, ma ho scelto l’Aston Villa grazie a Di Matteo”. Sul suo ruolo da portiere: “I miei modelli sono sicuramente lo sloveno e Buffon”

Pierluigi Gollini, portiere classe 95' dell'Aston Villa, affronta diversi temi in esclusiva per Sky Sport: dal suo esordio con l'Aston Villa al ritorno in Premier con il club inglese. Infine un commento su quali siano i suoi modelli di portiere.

Esordio - Gollini esordisce in Serie A, a soli 19 anni, il 24 settembre 2014 in un Verona-Genoa, terminata con il risultato di 2-2.

L'arrivo all'Aston Villa - Gollini approda all’Aston Villa l’8 luglio 2016, lasciando il Verona retrocesso in Serie B, firmando un contratto quadriennale con il club di Championship inglese. Con la maglia dei Villans esordisce il 7 agosto contro lo Sheffield Wednesday, perdendo per 1-0. Inizialmente sulla panchina del club si trovava Roberto Di Matteo, ex allenatore del Chelsea con cui conquistò la Champions League nel 2012 contro il Bayern Monaco. E’ stato sollevato dall’incarico dopo sole 11 partite, di cui una sola vittoria. Al suo posto è arrivato Steve Bruce. Nonostante l'arrivo del nuovo allenatore, Gollini rimane il portiere titolare della squadra.

La scelta dell'Aston Villa
- Il portiere ex Verona spiega perchè ha scelto di approdare nel club inglese: "Avevo diverse opportunità, sia in Italia che all'estero. Sono venuto qui perché entusiasta del progetto e perché Di Matteo mi ha voluto fortemente. Qui avevo la possibilità di giocare di più e ritagliarmi un posto da titolare. Se fossi andato in un club di Serie A più importante probabilmente avrei fatto il secondo di qualcuno. L'Aston Villa è una squadra gloriosa, ha tanti tifosi ed è seguita in tutto il mondo.

L'obiettivo - Dopo una brutta partenza in campionato, condita anche dall'esonero dell'allenatore italiano dopo 11 partite (1 sola vittoria), il giovane portiere nato a Bologna parla dell'obiettivo primario: "Vogliamo tornare subito in Premier League. Non siamo partiti bene, abbiamo fatto pochi punti. Le cause? Secondo me sono tante: è arrivato un nuovo presidente, un nuovo staff, tanti giocatori nuovi e di conseguenza non è facile partire bene".

Il made in Italy - Gollini parla anche della differenza di calcio tra quello inglese e italiano: "Qui in Inghilterra pensano di esprimere il calcio migliore, anche se noi italiani abbiamo vinto 4 mondiali e loro solo 1. Inoltre l'ultima Champions League vinta da una squadra inglese porta la firma di un allenatore italiano (Di Matteo), l'anno scorso Ranieri ha vinto la Premier con il Leicester e quest'anno Conte è in testa al campionato. Anche se spesso sono molto critici, credo che rispettino molto il nostro calcio".

La famiglia e lo stadio - Il portiere classe 95' parla del rapporto con la famiglia e del fascino del Villa Park, lo stadio dell'Aston Villa: "Mio padre e il mio agente seguono sempre le mie partite, soprattutto quelle in casa". Sullo stadio: "Mi emoziono sempre quando sto per entrare in campo dal tunnel, perchè sulle pareti vedo raffigurati tutti i trofei vinti dal club, in particolare la Champions League del 1982, conquistata contro il Bayern Monaco".

Interessamento Inter - In questi ultimi giorni rimbalza la notizia che vede Gollini vicino alla squadra nerazzurra nel mercato di riparazione a gennaio. Per lui sarebbe sicuramente una destinazione gradita, anche se dovesse andare a ricoprire il ruolo di secondo portiere. Inoltre avrebbe la fortuna di allenarsi con Samir Handanovic, uno dei suoi modelli: "A chi mi ispiro? Sicuramente ad Handanovic, ha uno strapotere fisico eccezionale, poi a Courtois e ovviamente a Buffon, che nonostante l'età ha ancora dei colpi incredibili e riesce a fare cose che solo lui è in grado di fare".

Verso l'Europeo - Infine una considerazione sui prossimi Europei che si giocheranno in Polonia: "Mi piacerebbe fare parte della spedizione azzurra sotto la guida di Mister Di Biagio".