Giochi Preziosi, quanto Genoa in Serie A!

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Rincon è solo l’ultimo calciatore che dal Genoa si trasferisce in una big: da Ansaldi a Perotti, passando per Sturaro e Kucka, la Serie A sempre più a tinte rossoblù. Senza dimenticare Suso e Niang

Giochi Preziosi, di mercato ovviamente. Gennaio o agosto che sia, una delle costanti del calciomercato ‘made in Serie A’ è quella che vede il Genoa sempre super protagonista: acquisti, cessioni, prestiti, riscatti. E, soprattutto, plusvalenze. Per la gioia del presidente Enrico Preziosi, uno che di affari e di talenti se ne intende eccome. L’asse con il Milan tanto chiacchierato in questi anni? Sì, certo, gli affari sulla tratta Genoa-Milan sono stati davvero tanti, ma a guardare le rose delle big della Serie A si nota un bel po’ di rossoblù: dalla Juventus alla Roma, senza dimenticare l’Inter. Ecco solo alcune delle operazioni che hanno visto il Genoa grande protagonista:

Tomas Rincon – L’affare tra la Juventus ed il ‘general’ rossoblù è ormai solo da ufficializzare, prestito oneroso da due milioni di euro con obbligo di riscatto a 7-8, per un totale di circa 9-10 milioni. Al Genoa era arrivato nell’estate del 2014 dall’Amburgo a parametro zero. Tu chiamala se cuoi (super) intuizione…

Stefano Sturaro – Genova-Torino, tratta che Stefano Sturaro conosce decisamente bene. Il centrocampista allevato nel vivaio rossoblù è stato veduto alla Juventus nel luglio del 2014: 8.5 milioni di euro il costo dell’operazione che ha visto i bianconeri bruciare un’agguerrita concorrenza. Che ha fatto lievitare il prezzo.

Cristian Ansaldi – Una sola stazione in rossoblù, quanto basta per tirarlo a lucido e rivenderlo quasi al doppio. Genio di un Preziosi. L’argentino è arrivato dalla Zenit con la formula del prestito con diritto di riscatto (4, 4.5 milioni di euro l’operazione totale) ed è stato rivenduto a sette milioni questa estate all’Inter.

Diego Perotti – A proposito di intuizioni… El Monito al Genoa arrivò a costo zero o quasi dal Siviglia: triste e con l’etichetta di talento ormai ‘perso’. Ma la cura rossoblù ha avuto su Perotti un effetto rigenerante: gol, assist e giocate da campione assoluto.  E le casse del Genoa ringraziano: 10 i milioni pagati dalla Roma per il suo cartellino.

Juraj Kucka – Tra i tanti affari sull’asse Milano-Genova, quello dello slovacco è sicuramente uno dei più riusciti. Kucka oggi è un’intoccabile di Montella (così come lo era per Mihajlovic) dopo essere arrivato in rossonero per tre milioni di euro negli ultimi giorni di mercato dell’estate del 2015.  

Iago Falque – Dopo il suo arrivo da giovanissimo alla Juventus, di lui si ero quasi perse le tracce. A rispolverare il talento dello spagnolo ci ha pensato ancora una volta la formazione rossoblù: ‘sforzo’ ripagato dai 9 milioni di euro pagati dalla Roma per portarlo nella Capitale.

Suso-Niang – Se oggi il Milan vola in campionato ed ha aggiunto una nuovo trofeo in bacheca, il merito è anche della formazione rossoblù. Lo spagnolo al Genoa arrivò da oggetto sconosciuto, la cura Gasperini lo ha rimesso a lucido. E oggi Montella e il Milan sorridono. Stesso discorso per Niang: per l’attaccante francese cinque gol in 14 presenze in rossoblù. Preziosi ancora oggi si dispera per non essere riuscito a strappare a Galliani il diritto di riscatto per entrambi i giocatori. Ma l’intuizione resta più che vincente.

Andrea Bertolacci – Genova-Milano, con una tappa a Roma. Il centrocampista che con la maglia del Genoa ha fatto così bene da conquistare anche la Nazionale, nell’estate del 2015 è stato riscattato  dalla Roma per 8.5 milioni di euro (l’altra metà era già giallorossa), prima della cessione al Milan. Altro ‘colpo’ firmato Preziosi.

Leonardo Pavoletti – Alla voce ‘grandi colpi’ non può mancare l’attaccante classe 1988: qualche ritardo nelle visite mediche in programma questa mattina con il Napoli, ma l’affare con il club del presidente De Laurentiis è ormai (salvo colpi di scena clamorosi) definito. Altra pioggia di euro in arrivo nelle casse rossloblù, che con Giovanni Simeone ha già in casa il sostituto.

Rolando Mandragora – Giovani, bravi e… rossoblù. Marchio di fabbrica, sì. La Juventus, sempre attenta ai gioiellini di casa nostra, non se lo è lasciato sfuggire: al Genoa un riconoscimento (davvero niente male) di sei milioni di euro.