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18 regole per il mercato: Cina, stop a spese folli

Calciomercato
L'arrivo di Oscar in cina, una delle tante 'spese folli' del mercato orientale (foto getty)

Dopo gli annunci delle scorse settimane, la Federcalcio di Pechino adesso passa ai fatti: ecco le 18 nuove norme per regolamentare gli investimenti folli dei club sul calciomercato

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Dalle parole ai fatti - Spese folli addio, o almeno in parte. La Cfa, la Federcalcio di Pechino, ha infatti annunciato 18 nuove norme volte a disciplinare una situazione, quella legata agli investimenti sul calciomercato, che stava sfuggendo di mano. O meglio, che è già sfuggita di mano. Da Carlitos Tevez ricoperto di soldi e accolto da un bagno di folla come forse non si era mai visto prima all’aeroporto di Shanghai, ai milioni che hanno convinto Axel Witsel ad annullare il matrimonio con la Juventus. Senza dimenticare la cifra (folle, sì) proposta a Cristiano Ronaldo: 300 milioni al Real Madrid e oltre 100 milioni di euro a stagione al fuoriclasse portoghese. Che però ha risposto: "No, grazie. I soldi non sono tutto". Offerta super anche per Kalinic, con l’attaccante della Fiorentina sempre più tentato dalla corte del Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro. Forse l’ultima spesa folle. Proprio così.

18 regole per il mercato - Perché dopo le parole dei giorni scorsi che invitavano a 'spese più contenute', adesso si è passato ai fatti. Ed ecco stilate 18 norme per regolamentare il mercato, una svolta che ovviamente riguarda la Cina ma di riflesso tutto il mondo del calcio. Confermato il limite agli stranieri impiegabili che non potranno essere più di tre contemporaneamente in campo a partire da marzo contro i cinque degli anni scorsi. Prevista una tassazione speciale per gli acquisti di calciatori che superano determinate cifre, con il ricavato che sarà investito nello sviluppo del settore giovanile a cui comunque ogni club dovrà contribuire destinando al vivaio almeno il 15% annuo delle proprie spese. Un’altra norma introdotta prevede inoltre che tutte le società del massimo campionato cinese dovranno avere tre squadre giovanili (under 19, under 17 e under 15) e viene confermato anche l'obbligo di mettere in distinta due giovani under 23, di cui uno titolare. Un freno a quelli che l’Amministrazione generale dello Sport cinese annunciava come "Investimenti irrazionali da parte dei club che bruciano soldi con calciatori stranieri ingaggiati con stipendi eccessivi". E adesso 18 nuove norme per regolamentare tutto. La Cfa passa ai fatti.