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Calciomercato Perugia, Vivarini primo nome per la panchina. Bucchi...

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Vincenzo Vivarini primo nome per il Perugia (Getty)

L'ex allenatore del Teramo è il primo nome per la panchina biancorossa, che con molta probabilità saluterà Christian Bucchi. Per lui tante richieste tra Serie A e B: Empoli, Sassuolo, anche contatti con Bari e Frosinone...

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E' caccia al dopo-Bucchi. Il Perugia - dopo aver perso le semifinali playoff contro il Benevento di Baroni - è consapevole che saluterà Christian Bucchi (nonostante gli abbia proposto l'adeguamento e di continuare col Grifo ancora per un anno). Tuttavia, l'ex attaccante ha varie richieste e con tutta probabilità saluterà il Curi. Il Perugia, quindi, si cautela: il primo nome per la panchina è quello di Vincenzo Vivarini, reduce dalla retrocessione in Lega Pro con il Latina. Esperienza difficile ma formativa per lui, che in una delle ultime conferenze stampa ha dichiarato di "volersi riposare". Il Perugia lo cerca però, è lui il candidato numero uno. E dopo le tappe col Teramo e Latina, Vivarini potrebbe davvero finire sulla panchina biancorossa.

Bucchi richiestissimo 

Nonostante l'uscita dai playoff, Bucchi ha dimostrato le sue qualità diventando uno dei prezzi pregiati del mercato-allenatori. Tante richieste per lui, sia da club di Serie A che di Serie B. Frosinone per il dopo-Marino, reduce dalle dimissioni dopo l'uscita dai playoff per tornare in A, anche Empoli (fresco di retrocessione in Serie B all'ultima giornata), Sassuolo (nessun contatto di diretto, ma piace per rimpiazzare Di Francesco, ormai prossimo alla Roma). C'è anche il Bari su di lui, bramoso di ripartire dopo l'annata negativa con Colantuono. E Bucchi? Ci pensa, sta studiando varie soluzioni. Presto prenderà la decisione definitiva.

Iannarilli sulle giovanili del Latina

L'ex allenatore dell'U15 del Latina Marco Iannarilli, dimessosi a marzo, ha parlato così del settore giovanile nerazzurro, reo di aver dispero un patrimonio di ragazzi: "In quattro anni il Latina non ha investito su se stesso, sulle strutture e sul settore giovanile. Si è pensato solo al presente, una società che fa quattro anni di B non può non crearsi un futuro in casa. Non ricordo elementi del vivaio arrivati in B, non si sono gettate le basi per consolidarsi nella categoria". E infine: ""Purtroppo c'è rammarico, ma soprattutto per i ragazzi. Da gennaio - continua Iannarilli - la situazione è precipitata. È stato un grandissimo peccato per tanti ragazzi di valore che sono stati abbandonati a loro stessi, tutto ciò sotto gli occhi di tutti".