Eusebio Di Francesco è stato ufficializzato come nuovo allenatore giallorosso: "L’emozione è tanta, qui la gente mi ha accolto con grande affetto. Il progetto della Roma parte dagli uomini". Parole al miele per Monchi: "Nel nostro primo incontro ha voluto parlare di calcio e mi ha aperto il cuore"
E' iniziata oggi la nuova avventura di Eusebio Di Francesco sulla panchina della Roma. L’allenatore, infatti, ha risolto il contratto che lo legava al Sassuolo ed è arrivato in città, per ufficializzare l’accordo già trovato con il club giallorosso. Sarà lui, dunque, a raccogliere l’eredità di Luciano Spalletti e cominciare il nuovo corso della Roma. Lui che faceva parte di questa squadra, quando da giocatore nel 2001 vinse l’ultimo scudetto, prima di lasciarla dopo quattro stagioni intense. Intorno alle 16.40 circa, l'ormai ex allenatore del Sassuolo ha varcato i cancelli di Trigoria, dove ha immediatamente trovato il direttore sportivo Monchi. E' così iniziata ufficialmente l'era Eusebio Di Francesco alla Roma.
Di Francesco-Sassuolo: è risoluzione
Esattamente vent’anni dopo, Di Francesco torna a Roma. Guiderà la squadra che contribuì a portare in trionfo sedici anni fa. Tra gli ambienti familiari di Trigoria e dell’Olimpico farà il passo più importante della sua carriera di allenatore: dopo cinque stagioni al Sassuolo, a cui ha saputo dare una stabilità in Serie A e le emozioni delle notti europee, sarà sulla panchina di una pretendente allo scudetto. Era soltanto questione di tempo, prima che Di Francesco si liberasse per poter accettare formalmente il nuovo incarico. Lo stesso amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, l’aveva già annunciato senza giri di parole nella giornata di lunedì: "A breve sarà della Roma, i rapporti con la dirigenza giallorossa sono ottimi e non avevamo dubbi che si sarebbe trovato il punto d’incontro". E nel giorno dell'ufficialità alla Rom è arrivata anche il comunicato sulla separazione dai neroverdi: "Il Sassuolo Calcio, nel rispetto degli accordi sottoscritti, comunica di aver interrotto anticipatamente e consensualmente il rapporto con Mister Eusebio Di Francesco - si legge sul sito dei neroverdi - Sono stati 5 anni indimenticabili, 5 anni di vittorie memorabili e di sogni realizzati. Ogni altra parola sarebbe superflua. Grazie Mister, semplicemente ti auguriamo un futuro ricco di successi e soddisfazioni. Sei uno di noi, sempre!".
Di Francesco: "Come essere tornato a casa"
“È come essere tornati a casa dopo moltissimi anni. L’emozione è tanta, ho incontrato tanta gente che c’era e tanta gente nuova mi ha accolto con grande affetto": queste le prime parole di Eusebio di Francesco da allenatore della Roma. "Ringrazio il presidente Pallotta e i dirigenti per questa opportunità. Metterò tutto il mio impegno per far sì che questa squadra ottenga i risultati che merita. A parte la struttura è quasi tutto nuovo, ho notato tanta innovazione e voglia di diventare grandi. È chiaro come la Società stia facendo le cose per poter arrivare al top a livello europeo. Cosa mi affascina? Il progetto della Roma parte anzitutto dagli uomini. In primis mi hanno colpito i dirigenti che mi hanno voluto a tutti i costi a Roma, il desiderio di voler fare qualcosa di importante e il desiderio di costruire una squadra che sappia divertire”. Sul primo incontro con Monchi: "Voleva parlare di calcio e mi ha aperto il cuore. A me piace tantissimo parlare di questo argomento. Ritengo che sia un uomo di grande competenza. Conosce il calcio non solo a livello nazionale ma a livello europeo, sarà di grande sostegno per la mia crescita personale”.
Poi anche una impressione su Hector Moreno, primo acquisto estivo giallorosso: “È un calciatore molto interessante. È duttile, può giocare sia centralmente sia lateralmente e ha grande facilità di recupero. Essendo la Roma una squadra che predilige attaccare, spesso avrà la necessità di coprire tanto campo alle spalle e in tal senso ritengo che sia un calciatore dalle caratteristiche importanti”. Sul modulo che adotterà, Di Francesco ha detto: "Come sistema di gioco ho quasi sempre giocato con il 4-3-3. Preferisco la difesa a quattro, quella a tre l’ho adottata solo per necessità. Per poter crescere, ogni allenatore deve saper trasmettere la propria filosofia e il modo di allenare. Per me la difesa a quattro è alla base di questa Roma”. E un messaggio ai tifosi: "Voglio dire poche parole ai miei tifosi, non dico nuovi perché già lo sono stati in passato: attorno alla squadra voglio creare tanto entusiasmo e credo che loro siano fondamentali per questo".