Juventus, papà Kean: "Rinnovo di Moise? Voglio i trattori"
Calciomercato
Il padre del talento classe 2000 spiega i problemi sul rinnovo contrattuale: "Mi era stato promesso un aiuto per tornare in Africa a lavorare i miei terreni. La Juve rischia davvero di perderlo a zero"
Chi di voi ricorda Blue Chips? Ci riproviamo col titolo italiano: "Basta Vincere". Dice niente? Nick Notle allenatore di una squadra americana di College che è costretto a scendere a compromessi per pagare reclutare i migliori giocatori usciti dalle high school (illegale per le regole del basket universitario). Fra questi un certo Ricky Roe, ala bianca dell'Indiana. Per farlo giocare a Los Angeles il papà (agricoltore) chiede in dono un... trattore nuovo.
La trama di un film diventa realtà
"Volete il rinnovo di mio figlio? Datemi i trattori che mi avevate promesso". Biorou Jean Kean, padre del giovane Moise, talento della Juventus, spiega i motivi del ritardo sul prolungamento contrattuale del centravanti classe 2000. "I bianconeri hanno proposto un rinnovo da 700 mila euro all’anno per mio figlio - continua Kean sulle colonne di Tuttosport -. Però in passato quando, su richiesta del club, ho impedito che Raiola portasse Moise in Inghilterra mi era stato promesso un aiuto per tornare in Africa. In Costa d’Avorio possiedo parecchi ettari di terreno che vorrei avviare alla coltivazione di riso e mais. Sono un agronomo, ho lavorato nelle risaie vercellesi e ho chiesto che mi fosse dato del materiale agricolo. La Juventus rischia davvero di perderlo a zero se non si firma subito il contratto". Biorou Jean Kean racconta un poi retroscena: "Avevo già presentato il mio progetto di tornare in patria a Gianni Agnelli. Era il 1993, conservo ancora una foto con lui". Poi sulla procura di Raiola affidata al figlio infine conclude: "A proposito di firme... Raiola dice che è il procuratore di mio figlio, ma io non gli ho mai dato la procura. Anzi, se fosse dipeso da me, avrei scelto un altro agente che seguisse Moise".
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