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Madrid senza CR7? Che guaio per la capitale spagnola

Calciomercato

Alfredo Corallo

Un suonatore di fisarmonica con la "camiseta" di Cristiano Ronaldo davanti alla scalinata di Palacio Real, a Madrid (foto SkySport.it)

Se per il Real l'addio di Cristiano sarebbe un danno enorme - in termini sportivi ed economici - lo sarebbe ancora di più per la capitale spagnola, che poggia molte delle sue entrate sull'immagine del fuoriclasse, soprattutto nel settore turistico e di merchandising. Ma i madrileni sono troppo orgogliosi per ammetterlo...

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Per non rendere esclusivamente "folkloristico" questo tentativo di analisi della "Cristiano-dipendenza" tutta madrilena vorremmo partire da un dato concreto, che abbiamo registrato di persona durante la nostra permanenza nella capitale spagnola in occasione della finale di Champions League. Con una piccola premessa.

 

CR-Premessa

Quella sera a Madrid sono arrivate più di 100mila persone: una parte di loro è riuscita a vedere il match  al Bernabeu (biglietto 10 euro, i ritardatari ne hanno sborsati anche 70 ai bagarini), l'altra si è data appuntamento direttamente a Plaza Cibeles per abbracciare i Campeones (ma sono rimasti "fregati", perché il club ha deciso di rimandare la festa all'indomani per ragioni logistiche). E se i prezzi degli alberghi erano già altissimi da settimane, niente in confronto ai last minute: quelli da 3 stelle (in su) nella notte tra sabato 3 e domenica 4 giugno erano a dir poco "allucinanti" (parliamo di 1200 euro per una camera singola in hotel dove normalmente se ne pagano tra i 60 e i 150); negli ostelli della gioventù che, apparentemente, potrebbero sembrare più accessibili (ma di fatto lo sono in quasi tutti gli altri giorni dell'anno), ebbene lo stesso posto-letto in un dormitorio da 6-8 che soltanto venerdì costava 25 euro ("topaie" comprese), quel sabato di Juve-Real era "schizzato" fino a 300. Che, a quel punto, conveniva andare direttamente a Cardiff...

 

CR7-Dipendenza

Ciò significa che se l'incidenza di CR7 nell'economia del Real (dentro e fuori dal campo) è paragonabile solo ai livelli di un Pallone d'oro, lui che incarna il top-brand planetario per eccellenza, per forza di cose le sue prestazioni condizioneranno fortemente anche il trend dei flussi turistici e, di conseguenza, le entrate delle ricezioni alberghiere (così le chiamano i "tecnici"). Per intenderci: se Cristiano - capocannoniere della Champions con 12 reti, 8 delle quali segnate tra quarti e semifinali - avesse avuto un raffreddore, saltando Bayern o Atletico, il Real avrebbe comunque passato il turno? Probabilmente, no. E per Madrid sarebbe stato un danno enorme. Figuriamoci se il portoghese dovesse davvero fare la valigia...

CR-Souvenir

Con questo non vogliamo affermare che senza Cristiano la Spagna ricadrebbe nella recessione, da cui è uscita - peraltro - proprio in coincidenza con la sua esplosione... Ma se è vero che il turismo produce per il Paese 77 miliardi di euro e contribuisce al 6% del Pil nazionale (con oltre un milione e mezzo di occupati nel settore) certamente anche l'impatto del calciatore avrà il suo peso (come, in proporzione, Messi lo ha per Barcellona). Del resto è innegabile quanto la presenza del giocatore sia tangibile in ogni angolo della città: avete l'idea di quanti negozi, negozietti, botteghe di souvenir ci siano a Madrid? E quali sono i prodotti che vendono di più, i ventagli? Le nacchere? I poster da toreri con il tuo nome personalizzato tra quelli degli altri matadores? Ovviamente no, fruttano più le matite con il suo CR7 che tutte le espadrillas ammucchiate nei vicoli intorno a Puerta del Sol...

 


CR-Camiseta

Figuriamoci le magliette: se ne calcolano un milione a stagione, il doppio di quante ne "smercino" tutti gli altri Blancos messi insieme, da James Rodriguez a Sergio Ramos, Gareth Bale e Marcelo, che pure sono dei craque del merchandising (sulle vetrine degli store ufficiali compaiono più loro di Cristiano, che "campa" di default...). E quelle non ufficiali? Se ne trovano di tutte le somme: a 10, 15, 20 euro, i marciapiedi della Gran Via sono tappezzati con la camiseta di Ronaldo. E a ruota tutte le altre (con Griezmann in "rappresentanza" dell'Atletico, ma lontanissimo dai numeri del rivale cittadino).

CR-Arte

Il "faccione" di Cristiano è stampato anche sui gabbiotti dei ticket per il tour sul bus scoperto, come quello all'entrata del Prado, alle spalle della statua di Francisco Goya. Ed è lui il "testimonial" del Museo de cera, il Wax Museum. E di "opere d'arte" più o meno pregiate raffiguranti Ronaldo è piena la capitale: nel "nostro" ostello di riferimento, ad esempio, c'è un bellissimo murales che copre un'intera parete della living room, utilizzato anche come copertina del profilo della loro pagina Facebook. Perché attira. È "guapa".

 

CR VII

Insomma, se Ronaldo vale un miliardo, come sostiene il presidente Florentino Perez, per Madrid vale anche di più. Ma orgogliosi come sono, i madrileni, non lo ammetteranno mai. E difficilmente scenderanno in piazza per supplicarlo di non abbandonarli. Sopravviveranno. Ma Cristiano faccia lo stesso bene i suoi calcoli: risolva i suoi problemi o presunti tali con il fisco, ma non dimentichi chi lo ha amato, anche più del re (anzi, sicuramente). Se c'è un debito (di riconoscenza) è reciproco. Ma niente elemosina, gracias.