Il direttore sportivo rossonero ha parlato della situazione del portiere: "Non è un affare di stato, neanche una trattativa: vorremmo sia una favola". Montella: "Ho un ottimo rapporto con la famiglia di Gigio, il ragazzo merita di essere aspettato"
Una trattativa dalle mille emozioni, quella che coinvolge il Milan e Gigio Donnarumma. Il rinnovo resta per ora congelato, in attesa che le parti in gioco, dopo l’Europeo U21, si incontrino per trovare una nuova soluzione. La dirigenza rossonera spera, ma i segnali lanciati dallo stesso portiere sono positivi, nonostante le varie vicende social degli ultimi giorni: “Non è un affare di stato - ha assicurato il direttore sportivo Massimo Mirabelli, intercettato da Sky Sport - ma neanche una trattativa. Vorremmo che sia una storia che si possa raccontare bene, una favola. E che come tutte le favole magari abbia un lieto fine”. Appuntamento, dunque, tra pochi giorni, quando il classe 1999 finirà l’esperienza con la Nazionale e potrà, insieme a Raiola e alla sua famiglia, discutere nuovamente del rinnovo.
Montella: "Gigio merita di essere aspettato"
A insistere perchè Donnarumma rimanesse è stato nelle ultime settimane anche Vincenzo Montella, invitato anche a casa dei genitori del portiere a Castellammare di Stabia: “Ho un ottimo rapporto con la sua famiglia - ha spiegato - sono persone molto semplici, molto vicine ai valori della vita. Mi hanno invitato per un caffè, sapendo che ero a Castellammare, e ho accettato, sono andato lì con mio papà. Ringrazio la signora Marinella, il caffè tra le altre cose era davvero buono”. Sulla permanenza di Gigio: “Credo che non dipenda dal Milan né da me, il ragazzo sa perfettamente che sia giusto riflettere. La società aspetta, ma fino a un certo punto. Abbiamo pazienza e poi decideremo la soluzione migliore per lui. Ci auguriamo che possa decidere per il Milan, il portiere è un ruolo importante, è un mercato importante. Donnarumma merita di essere aspettato ancora un po’”. Vacanze finite: “Ho cercato di staccare, ma sono stato sempre in contatto con il direttore, non vedo l’ora di iniziare. C’è un bel progetto, una bella energia. Il lavoro è arduo e duro, ma molto stimolante”.