Juventus, Szczesny si presenta: "Buffon? Non sento la pressione"

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I bianconeri presentano il loro nuovo acquisto all'Allianz Stadium. Le prime parole da giocatore della Juventus del portiere polacco: "Non sei tu a scegliere la Juve, è lei a scegliere te. Sono qui per vincere, cercherò di imparare tutto da Buffon"

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La Juventus presenta il suo terzo acquisto di questa sessione di mercato: dopo Douglas Costa e Bentancur arriva Wojciech Szczesny. Il polacco ha firmato un contratto fino al 2021 e per quest'anno dividerà probabilmente la porta con Gianluigi Buffon, arrivato a quella che sarà quasi certamente la sua ultima stagione. Costo dell'operazione: 12,2 milioni di euro in due rate, più bonus che potranno raggiungere la cifra di 3,1 milioni. Per Szczesny pronta la maglia numero 23, già appartenuta a Vidal e Dani Alves. Ecco le sue prime parole da giocatore della Juventus.

Buffon e quell'eredità pesantissima

"Sono felicissimo di essere qui, ho parlato con Buffon una leggenda del nostro calcio, mi può dare tanto. Sono molto fortunato perché la pressione non l'ho quasi mai sentita in vita mia. Capisco che ci possa essere questa pressione, ma non la sento al momento. Voglio rappresentare il club al meglio, difendere la porta al meglio e mantenere il club al livello che merita".

Ma quanto spera di giocare Szczesny quest'anno? Gli pesa la prospettiva di dover raccogliere in un futuro l'eredità di una leggenda come Buffon? "Ovviamente sono pronto a giocare quando me lo chiederà il mister, so qual è l'importanza di Buffon in questo club e nel calcio. Rispetto questo e cercherò di imparare il più possibile da lui, lo deciderà il mister".

"Non sei tu a scegliere la Juve, è lei che sceglie te"

Una decisione facile, quella presa dal portiere polacco, quando è stato contattato dai bianconeri: "Quando giochi in Italia e la Juve ti vuole la scelta è già fatta. Non sei tu a scegliere la Juve, ma è la Juventus a scegliere te. Quando mi ha contattato la Juve non ho mai avuto dubbi sulla scelta. Ho passato due anni bellissimi alla Roma e mi ha aiutato a raggiungere questo livello, ma ora penso solo alla Juve"

"Credo che nel calcio non c'è mai fine al miglioramento, sono arrivato due anni fa alla Roma e il modo in cui si allenano i portieri è molto diverso. C'è molta più cura del dettaglio in Italia e questo mi ha permesso di arrivare alla Juve. Gigi è un leader, sia in campo che soprattutto fuori, l'ho già notato in queste poche ore che ho passato alla Juve e cercherò di imparare il più possibile da lui".