Calciomercato Napoli, serve un terzino? Guarda Max, il miglior assist-man d'Europa

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Luca Cassia

Uomo assist d'eccezione in Europa, Philipp Max è il nuovo nome nelle trame di mercato (Foto Getty)

Privo dell'infortunato Ghoulam fino a metà febbraio, il Napoli ha frenato l'assalto immediato al sostituto dopo i sondaggi per Vrsaljko, Darmian e Grimaldo. Intanto dalla Bundesliga brilla il nome del 24enne tedesco, terzino sinistro dell'Augsburg votato agli assist. Nient'altro che una suggestione, ma i numeri sono tutti dalla sua parte

Le strategie di mercato in casa Napoli parlano chiaro: la finestra di gennaio, sessione dal peso coerente con l’appuntamento estivo, non contempla la classica "riparazione" bensì costituisce un continuum con la parentesi di giugno. Attenzione quindi alle sorprese in serbo da De Laurentiis: chissà che l’asso nella manica non venga calato sulla corsia sinistra orfana dell’infortunato Ghoulam. Se i rumors hanno portato ai vari Vrsaljko e Darmian fino a Grimaldo, le ultime indiscrezioni anticipano una frenata azzurra alla voce "terzino" complice il recupero del laterale algerino stimato a metà febbraio. Ciò nonostante proseguono i contatti tra il ds Giuntoli e il Benfica per l’ex Barcellona, operazione futuribile e magari orchestrata per l’estate, tuttavia dalla Germania brilla eccome il nome di Philipp Max. Sconosciuto ai più eppure chiacchieratissimo in Inghilterra, l’esterno difensivo dell’Augsburg vive la migliore stagione della carriera con 10 assist a referto. Solo il devastante Neymar e Sisto del Celta Vigo, peraltro schierati sulla trequarti offensiva, tengono il passo del figlio d’arte tedesco dall’evoluzione straordinaria.

PHILIPP MAX

Ruolo: Terzino
Data di nascita: 30 settembre 1993
Altezza/Peso: 178 cm/74 kg
Nazionalità: Tedesco
Squadra: Augsburg
Valutazione: 5 mln €
Scadenza contratto: 2022

Manchester City e United, Chelsea e Liverpool, tutti pazzi dalla Premier League per il difensore impegnato in Baviera. Attenzione all’incognita asta, d’altronde i Citizens di Guardiola hanno appena investito 140 milioni di euro per rinnovare la difesa sebbene abbiano perso lo sfortunato Mendy. Mourinho e Conte cercano alternative a Shaw e Alonso, perfino i Reds hanno blindato Van Dijk alla cifra monstre di 75 milioni di sterline. Una concorrenza spietata, tuttavia il prezzo base di Max pare accessibile anche alle nostre latitudini quantomeno fino al prossimo assist. Detto della sua eccellenza nella top 5 d’Europa, il 24enne tedesco vive una parabola inedita: aveva accumulato solo 3 passaggi chiave nelle precedenti due stagioni, poi l’avvento in panchina del mentore Baum ha propiziato nuovi scenari anche in ottica Mondiale.

Vado al Max

Il calcio nel Dna grazie al padre Martin, due volte capocannoniere in Bundesliga in forza al Monaco 1860 e gol a grappoli con 'Gladbach, Schalke e Hansa Rostock. Attaccante prolifico e vincitore di una Coppa Uefa ai danni dell’Inter, Max sr è stato protagonista di un brevissimo excursus in Nazionale (solo 7' maturati a 33 anni) pur ispirando l’inizio di carriera del figlio Philipp. Dopo gli inizi nei vivai bavaresi del 1860 e del Bayern, segnò da ala 15 gol nell’anno del titolo giovanile con lo Schalke 04 ovvero la sua squadra del cuore. Un’istituzione in materia di talenti come Norbert Elgert, colui che lanciò Özil e Draxler, ne intuì l’efficacia qualche metro più indietro sfruttando la progressione e l’intensità. Persino in termini di resistenza alimentò il paragone con un giocatore di scacchi, parallelo interessante sotto il profilo della tenuta mentale. Max debuttò in prima squadra nel 2014 ai titoli di coda del derby della Ruhr, poi trovò spazio al Karlsruhe sfiorando la promozione in Bundes sfumata nello spareggio con l’Amburgo. Il padre Martin convince l’Augsburg a prelevarlo per 3.8 milioni di euro affidandolo ad allenatori come Weinzierl e Schuster fino a Manuel Baum, 38enne ex portiere nelle serie inferiori. Non è un caso che sia lui l’artefice della svolta di Philipp, d’altronde ne era già stato l’insegnante ai tempi del liceo a Monaco. Una coincidenza più unica che rara, certo è che il suo sinistro oggi fa faville in Germania.

Un gol su calcio piazzato contro l’Eintracht, squadra punita con un assist al pari di altre di 9 avversarie in Bundesliga delle quali le ultime 5 consecutivamente. Ecco spiegato il ritardo irrisorio dell’Augsburg dalla zona che vale l’Europa, traguardo ambito grazie allo strapotere di Max sulla fascia dove ha contribuito a 10 dei 27 gol bavaresi attraverso passaggi vincenti, tutti andati a bersaglio in gare diverse. Meglio di De Bruyne, Mbappé e dell’amico Sané oltre a Silva, Pjanic e Candreva. Addirittura in Germania hanno scomodato l’omonimo Lahm, ex terzino nonché gloria del Bayern Monaco, che sfondò la doppia cifra degli assist (11 nel suo caso) solo nella stagione 2012/13 ovvero quella del Triplete con Heynckes. Lo studia naturalmente Joachim Loew sulla strada dei Mondiali insieme ai vari Hector, Plattenhardt e Halstenberg. Una chance per superare papà Martin sebbene Max jr abbia già fatto parte della Germania Olimpica a Rio 2016, appuntamento archiviato con una rete al Portogallo e l’argento sul podio.

La modernità del terzino

Una maturazione graduale quella di Max, niente a che vedere con l’esplosione dell’ex compagno Sané nelle giovanili dello Schalke. Inizialmente etichettato come ala aggiunta dalle amnesie difensive, Max è migliorato sensibilmente in fase di copertura con l’avvento di Baum. L’identikit parla di corsa, atletismo e naturalmente la precisione del mancino: determinante sulla scala dei passaggi chiave a partita (2.9), il laterale tedesco funziona anche dalla lunga distanza e da palla inattiva. Puntuale in sovrapposizione e dalla spiccata velocità fino alla lode negli assist, qualità che in Bundesliga lo innalza davanti ai più celebrati Mueller e Kimmich. La facilità al cross ad aggirare la linea avversaria stuzzica eccome Guardiola, allenatore dalla filosofia comune a Maurizio Sarri. Vietato trascurare il suo contributo da fermo con 3 assist direttamente da corner (solo Plattenhardt con 4 ha fatto meglio), mentre il numero totale di cross serviti è pari a 65 in 17 partite disputate (quasi 4 a partita) come l’alter-ego Kimmich.

L’ultima estensione del suo contratto all’Augsburg fino al giugno 2022 risale alla scorsa estate, ennesimo step votato alla lungimiranza senza bruciare le tappe. Detto dell’interesse dall’Inghilterra e della stima del ct Loew, Max si dice concentrato sulla destinazione attuale e mira al record di assist (22) in Bundesliga centrato dallo svedese Forsberg al Lipsia nell'ultima stagione. Solo il tempo ci dirà se merita la ribalta Mondiale e la pista estera, esperienze mai maturate da papà Martin. Un affare a prezzi contenuti, nome nuovo per la fascia sinistra ambito dalle big della Premier League. Prima che la battaglia a suon di milioni riguardi solo gli assegni in sterline, il gioco d’anticipo può premiare le pretendenti di casa nostra. Perché non il Napoli sarriano dagli esterni di qualità?