Stando a quanto rivelato dal Daily Mail in Inghilterra Mou è pronto di lasciar partire il francese la prossima estate. Un rapporto mai decollato, fuori e dentro il campo. Ecco le tappe più recenti dei loro scontri. E il francese non sembra l'unico giocatore sulla "lista nera" dello Special One
Quello tra Mourinho e Pogba sembra soltanto l’ultimo capitolo di un rapporto che non è mai realmente sbocciato. E dire che i due allo United c’erano arrivati insieme, dopo l’era di Sir Alex Ferguson e i tre anni di passaggio tra Moyes, Giggs ad interim e Louis Van Gaal. I due grandi colpi dell’estate del 2016 erano stati loro, e per il francese l’esborso era stato di 105 milioni di euro, per un giocatore che - un tempo - era addirittura del proprio vivaio. A distanza di oltre venti mesi Mou sembra aver definitivamente perso la pazienza con Pogba - come rivela il Daily Mail in Inghilterra - e sarebbe ormai disposto a lasciarlo partire la prossima estate per ricostruire una squadra che sappia colmare l’enorme gap che c’è stato in Premier League con il Manchester City di Guardiola. Ma non c’è solo Pogba sulla “lista nera” dello Special One, ecco spuntare anche i nomi di Anthony Martial, Daley Blind e Mattero Darmian.
Mou-Paul: le tappe del rapporto
L’ultima grande frattura tra Mourinho e Pogba si è creata dopo le dichiarazioni di Guardiola prima del derby di Manchester, poi vinto dallo United, col catalano a rispondere a distanza a Mino Raiola e chiamando in causa proprio il francese ex Juve: “Due mesi fa (Raiola, ndr) mi ha offerto Pogba e Mkhitaryan, e ora mi insulta”. Ma in realtà lo scontro tra Mou e Paul è ben più profondo, e si lega inevitabilmente anche al campo, alle prestazioni del numero 6 e alle scelte del suo allenatore. Pogba è stato sostituito o lasciato in panchina in sette delle ultime undici partite. Contro il Wba, match che ha regalato il titolo al City oltreché prima sconfitta dello United a Old Trafford contro una squadra ultima in classifica dal 2011, Pogba è stato sostituito al 58’. Contro il Siviglia, nella doppia sfida degli ottavi di Champions, è sempre partito dalla panchina. Spesso gli è stato preferito il giovanissimo Scott McTominay. Insomma, solo contro il City, nella rimonta dell’Etihad, Pogba ha effettivamente provato il proprio valore. E anche negli ultimi quarti di FA Cup ha guardato interamente la sfida contro il Brighton da bordo campo. E proprio dall’FA Cup lo United deve ripartire: sabato è in programma la semifinale contro il Tottenham, e la coppa rimane l’ultimo grande obiettivo per salvare la stagione. In mezzo - mercoledì - la gara di Premier contro il Bournemouth, e Mou, dopo il clamoroso ko contro il Wba, è stato chiaro: “Quale criterio dovrei usare per scegliere chi giocherà? - aveva detto ai microfoni inglesi lo scorso weekend - ne conosco soltanto uno: le prestazioni. O dovrei scegliere un giocatore in base a quanto sia costato, al suo stipendio o alla sua bellezza? Chi giocherà bene contro il Bournemouth avrà una chance anche contro gli Spurs, ma molti di quelli scesi in campo oggi (contro il West Brom, ndr) non avranno spazio in squadra”. E Pogba sembra proprio uno di questi.