Inter, Spalletti gioca col mercato a Sky e fa gli identikit dei suoi obiettivi

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L'allenatore nerazzurro parla del mercato e traccia gli identikit degli obiettivi nerazzurri: "Abbiamo due esterni sulla destra, dovremmo prenderne uno migliore. A centrocampo serve un trequartista alla Rafinha, sulla fascia un calciatore che salti l'uomo. Seconda punta? Abbiamo Lautaro Martinez"

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Quarto posto raggiunto all'ultima giornata, finale emozionante di campionato con l'Inter capace di ottenere la qualificazione alla prossima Champions League grazie alla vittoria dell'Olimpico contro la Lazio. I nerazzurri pensano già al futuro, con Luciano Spalletti in panchina e un mercato ancora da impostare per migliorare e ridurre il distacco da Juventus e Napoli. Si parte già da tre certezze: Stefan de Vrij e Kwadwo Asamoah hanno firmato, arriveranno da Lazio e Juventus a parametro zero. Lautaro Martinez è invece arrivato a Milano, giovane classe '97 preso dal Racing. Sono questi i primi colpi per l'Inter della prossima stagione: due difensori importanti, che conoscono già bene la Serie A, e un attaccante di grande talento su cui puntare soprattutto per il futuro. Ma quali altri tasselli servono all'Inter per migliorare e completare la rosa? Bisogna definire la situazione riguardante Cancelo e Rafinha: “Per ora non possiamo riscattarli, in un secondo momento vedremo”, ha dichiarato Luciano Spalletti in conferenza stampa. Anche alla situazione di questi due calciatori è legato il futuro dell'Inter e le strategie di mercato della società nerazzurra. Luciano Spalletti ha tracciato anche gli identikit dei giocatori che servono alla sua squadra per migliorare.

Esterno destro

In questo ruolo, a inizio campionato, ha giocato Danilo D'Ambrosio. Poi si è imposto Cancelo, promosso titolare da Luciano Spalletti con lo spostamento dell'ex Torino a sinistra. Il portoghese, però, era arrivato a Milano in prestito con diritto di riscatto, che l'Inter potrà esercitare pagando 35 milioni entro il 31 maggio. Molto, ovviamente, sarà legato anche alla figura di Cancelo, per il momento i nerazzurri in quel ruolo hanno D'Ambrosio e Santon. E Spalletti, nonostante la risposta, fa capire che un'operazione in quella posizione è necessaria: "Esterno destro? Ne abbiamo due per il momento, serve un calciatore che sia superiore rispetto a quelli che abbiamo altrimenti no", ha detto l'allenatore nerazzurro a Sky Sport 24.

Centrocampista

Capitolo centrocampo, reparto in cui l'Inter ha cambiato di più in questa stagione. Dalla coppia Vecino-Borja Valero, passando per l'inserimento di Gagliardini e il miglioramento di Brozovic davanti alla difesa. A gennaio, infine, è arrivato Rafinha, trequartista con caratteristiche ideali per Luciano Spalletti. "Ci serve un centrocampista come Rafinha, che abbia la qualità per galleggiare tra i mediani e gli attaccanti – prosegue l'allenatore - Il trequartista che non si fa risucchiare dai centrocampista e non si fa marcare dalla linea difensiva avversaria".

Esterno alto a sinistra

Nei tre dietro la punta, Perisic è stata una presenza inamovibile. Questo anche per l'assenza di valide alternative in quel ruolo: "Ci servono un paio di calciatori di quelli che saltano l'uomo, che vanno a puntare l'avversario e che guardano in faccia chiunque gli passi in avanti come per dire 'ti vado sopra, vado a vedere cosa c'è dall'altro lato della tua figura, puoi metterti di traverso o come ti pare ma io vado di là'. Un paio di questi giocatori che sanno saltare l'uomo nell'uno contro uno e che riescano poi a determinare una difficoltà tattica per gli avversari, al di là delle posizioni dei ruoli della squadra. Che creino superiorità numerica perchè hanno saltato l'avversario".

Seconda punta

In avanti, invece, Mauro Icardi è stato il vero trascinatore. L'Inter, ovviamente, vuol ripartire dall'argentino, spesso decisivo con i suoi gol e atteso dalla prima partecipazione alla Champions League in carriera. Sulla necessità di prendere anche una seconda punta, Spalletti risponde così: "Quella ce l'abbiamo, Lautaro Martinez è quel tipo di giocatore. E' un attaccante molto mobile, che può fare anche la seconda punta quando c'è da forzare la partita. Per cui a questo metterei un no", conclude l'allenatore dell'Inter.