La Sampdoria torna forte su Colley, gigante difensivo del Genk: accordo trovato col calciatore, la società belga lo valuta 12 milioni ma a un anno dalla scadenza del contratto potrebbero bastare anche 5/6 milioni più bonus
Il sogno europeo non è stato raggiunto, alla Sampdoria resta tuttavia una stagione positiva e tanta voglia di ripartire. Da Marco Giampaolo in panchina e da una squadra da rinforzare con i giusti tasselli. In difesa, nella prossima stagione, potrebbe non esserci Gianmarco Ferrari. Quest'ultimo era arrivato la scorsa estate dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto a 13 milioni. I blucerchiati non hanno intenzione di spendere questa cifra, eventualmente si potrà trattare con i neroverdi. Ma la Samp guarda anche altrove ed è tornata su Omar Colley, centrale classe '92 che la scorsa estate era in ballottaggio proprio con Ferrari. Accordo già trovato col calciatore. Il Genk valuta il suo difensore sui 12 milioni, ma il contratto è in scadenza nel 2019 e la Sampdoria potrebbe riuscire a prenderlo per 5/6 milioni più bonus.
Caratteristiche
Ma che giocatore è Colley? Centrale difensivo di grande fisico, 1 metro e 92 di potenza. Grande fisicità, ma anche qualità tecniche: giocatore tutto mancino. Quest'anno ha collezionato 28 presenze e 1 gol nel campionato belga, mentre nella prima stagione ne aveva segnati 2 in 26 partite. Del movimento calcistico del Gambia è certamente uno dei maggiori rappresentanti: ha vinto la Coppa d'Africa del 2009 ed ha vestito anche la fascia di capitano della Nazionale maggiore. E ora, per lui, una possibile occasione in Italia. Probabilmente con un anno di ritardo, dopo l'opportunità dello scorso anno. Alla fine la Sampdoria prese Ferrari dal Sassuolo, per Colley l'occasione giusta potrebbe arrivare ora, con un anno d'esperienza in più nel calcio europeo.
Vagabondo del calcio
Ancora relativamente giovane, ma con molte avventure alle spalle. Tanta voglia di lasciare l'Africa e imporsi in altri continenti. Europa? Sì, ma prima c'è l'America. Da Wallidan, squadra del campionato del Gambia, alla Major League Soccer americana: ad accoglierlo lo Sporting Kansans City. “Ci ha stupiti per qualità tecniche e fisiche”, ammisero. Ma tutto ciò non bastò per sfondare negli USA. Parentesi sfortunata, era il 2010-2011: non se ne fece più nulla. Il ritorno in Gambia, al Real de Banjul, con tanto di titolo nazionale. Poi la fuga in Europa. Anche qui un giro infinito, partendo dalla Finlandia e dal KuPS. L'Arminia Bielefeld provò a portarlo in Germania, ma il lungo viaggio di Colley proseguì per la Svezia: nel 2015/2016 giocò con la maglia del Djugarden. Prima dell'ultimo, definitivo trasferimento: nell'agosto del 2016 il Genk decise di investire 2 milioni di euro. In genere, gli osservatori di questa società belga, non sbagliano mai. Ora, a distanza di appena due anni, un'altra possibile plusvalenza super: dai 2 milioni per l'acquisto agli almeno 5/6 milioni più bonus necessari per portarlo in Italia. Sarebbe un'altra tappa del suo viaggio, forse la più importante della carriera.
Il Genk e i talenti esplosi nel grande calcio
Difensore centrale, gigante di colore, partito dal Genk e arrivato in Italia. Vi ricorda qualcosa? Già, Kalidou Koulibaly. Oggi lo conosciamo tutti, ma in quanti avrebbero scommesso su di lui quando il Napoli lo portò in Italia dal Belgio? Il senegalese è soltanto uno dei tanti talenti passati dal Genk ed esplosi nel grande calcio europeo. In Italia ce n'è un altro, Sergej Milinkovic-Savic: anche lui, come Koulibaly, è arrivato dal Belgio e ora ha una valutazione che raggiunge la tripla cifra. Poi, sempre in Serie A, c'è Timothy Castagne, reduce dalla prima stagione all'Atalanta. Non vale ovviamente quanto Koulibaly e Milinkovic, ma ha una particolarità: non è un investimento del Genk, ma un prodotto cresciuto in casa. Ndidi del Leicester è un'altra intuizione con plusvalenza da record, così come Leon Bailey che è esploso definitivamente al Bayer Leverkusen. Dal Genk sono passati anche calciatori come Origi, Ferreira Carrasco e Benteke. Per non parlare di Thibaut Courtois e Kevin De Bruyne, probabilmente i due più grandi capolavori di questa piccola-grande società belga.