Parma, Ciciretti: "Futuro? Se potrò, giocherò col Napoli. Altrimenti vorrei tornare qui"

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L’esterno, protagonista del finale di stagione che ha visto la promozione diretta del Parma in Serie A, ha parlato del suo futuro: “Ho un contratto di quattro anni col Napoli ed è giusto che decidano loro. Se dovrò andare in prestito, vorrei tornare a Parma”

PARMA, INTERVENTO PER SCOZZARELLA

Promosso per due anni di fila, prima col Benevento e poi col Parma. Entrambe cavalcate inaspettate ed emozionanti, verso la Serie A che lo attende per renderlo uno dei protagonisti. Amato Ciciretti si prepara, intanto, nell’attesa di capire il suo futuro. “Se ovviamente avrò l’opportunità di rimanere a Napoli la prendo, mi gioco le mie carte. Con loro ho un quadriennale, giusto che decidano loro. Sarei felice di giocare lì, non nego. È una piazza importante, in Italia e fuori. Se loro decidessero che devo andare in prestito il mio desiderio sarebbe però quello di ritornare a Parma. Città splendida, tifosi fantastici. Parma è la prima scelta” ha spiegato l’esterno in un’intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com. E ha ripercorso anche gli attimi successivi alla notizia della promozione, arrivata dai tifosi presenti a La Spezia: “Dopo la partita l’immagine più nitida è l’abbraccio con Fabio (Ceravolo, ndr): ho i brividi mentre lo racconto. Ho rivissuto un anno intero. Ma non solo con Ceravolo. Con Calaiò, ad esempio, c’è sintonia. È un ragazzo d’oro. Esemplare, di una professionalità incredibile, primo ad arrivare, ultimo ad andarsene. Non ho giocato molto con lui, purtroppo. Ma resta un professionista unico. Oppure Di Cesare: non ho mai incontrato un ragazzo così. Esemplare, educato, posato”.

Ciciretti e Ceravolo, destino comune

Ciciretti, come Ceravolo, si è trasferito dal Benevento al Parma. La differenza fra i due movimenti è di qualche mese, perché l’esterno è arrivato in Emilia nel mercato di gennaio, in prestito. Ma il giocatore non ha negato il peso del compagno nella scelta: “Abbiamo avuto un periodo difficile entrambi. Quando mi ha chiamato il Parma ero infortunato, mi sono rimesso ma poi ho avuto problemi su problemi. Mi sono ripreso e quella sera il destino ha voluto che segnassimo io e Fabio: grande emozione. E’ stato lui che mi ha invogliato di venire a Parma, ho avuto richieste in Serie A ma il Benevento non ha voluto mandarmi altrove se non lì. Come se fossi stato messo un po’ alle corde: ‘O vai a Parma o vai a Parma’. E allora dentro di me speravo di potermi giocare la promozione e le mie carte in una città fantastica con una grande tifoseria”.