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Bologna, presentazione Inzaghi: "Ho il fuoco dentro, spero di restare a lungo. Qui c'è tutto per fare bene"

Calciomercato

Il nuovo allenatore rossoblu presentato al Dall'Ara: "Ho il fuoco dentro, qualsiasi cosa faccio per me è la Champions League. Ringrazio il presidente, spero di restare a lungo". Sul mercato: "Lavoriamo quotidianamente con la società, servirà un mix di vecchi tosti e giovani bravi"

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Pippo Inzaghi ricomincia dal Bologna. Dopo un biennio soddisfacente (promozione in B e playoff in due anni, ndr) alla guida del Venezia, l’ex allenatore del Milan è pronto ad affrontare la sua seconda avventura in Serie A. Ha firmato con i rossoblu un contratto fino al 2020 e così ha parlato in conferenza stampa nel giorno della presentazione ufficiale: “Ringrazio il presidente Saputo e l’intera dirigenza perché da quando sono arrivato mi hanno fatto sentire a casa e importante - ha esordito - Ringrazio anche il Venezia che ha permesso di fare la conferenza nonostante sia ancora sotto contratto con lui. Il Bologna fino all’ultimo giorno mi ha aspettato e questo per me è stato un segnale eccezionale. Mi sono sentito subito importante e martedì in due ore abbiamo trovato l’accordo su tutto. Bologna è quello che cercavo”. E ancora: “Non vendo fumo e miracoli. Per allenare bene serve una grande società e qui c’è; serve un grande tifo, e qui c’è. I giocatori cercheremo di farli rendere al meglio e penso che una buona base già ci sia”.

"Ho il fuoco dentro, spero di restare a lungo"

Sulle ambizioni personali, poi: “Il fuoco non mi manca, spero di restare qui a lungo. Se mi avessero fatto dieci anni avrei firmato. Sotto sotto avevo questa speranza perché penso si possa fare qualcosa di importante. Tutti vogliamo il bene del Bologna e cercherò di ottenere il massimo da ciò che mi sarà messo a disposizione. Cercherò anche di essere vero, chi non pedala e chi non pensa che Bologna è qualcosa di magico con me non gioca”. Dopo il biennio a Venezia: “Un bravo allenatore non smette mai di imparare. Per me e il mio staff è importante avere una società seria che consenta di lavorare bene. A Venezia ho capito che mi avrebbero fatto lavorare a mio modo con i loro mezzi, poi per ripartire ho scelto Bologna non pensandoci un minuto. Non ho parlato con altri e non ho guardato i soldi. È due giorni che sono a Casteldebole e quasi quasi vorrei dormire lì. Spero che questo lo capiscano anche i giocatori. per guadagnarsi quella struttura serve lavorare. Non è questione di fare il duro, se i giocatori sono bravi io sono buono, sennò divento duro. Esattamente come farebbe la dirigenza con me se non lavorassi bene. Come dicevo al Milan, non ci sono alibi, perché c’è tutto. Vale anche qui a Bologna”.

Fratelli contro

Inzaghi lancia la sfida anche al fratello Simone, allenatore della Lazio: "Spero di giocarci contro alla prima di campionato. Ci sentiamo 7-8 volte al giorno, parliamo di calcio e tattica. Chissà come faremo nella settimana che porta alla partita".

 

"Quando alleno per me è sempre la Champions League"

Parlando poi dei giocatori, a cominciare da Destro: “Sono qui da poco. Cercherò di capire e ci incontreremo - ha continuato Inzaghi - Le porte non sono chiuse per nessuno e chi resterà qui sa che la maglia da titolare andrà guadagnata. Devo essere un bravo allenatore che in base ai giocatori che ho possa farli rendere al meglio. Possiamo giocare con moduli diversi, ma dobbiamo ancora valutare”. E ancora: "Si può fare tutto, giocare nell’altra metà campo però rischiare di perdere le partite. Dobbiamo trovare la chiave giusta una volta che avremo allestito la squadra. Abbiamo tanti giovani a cui dare fiducia, ho visto diverse partite del Bologna e dopo qualche giorno di ritiro cercheremo di dare certezze alla squadra. Però chi viene qui deve considerare Bologna l’occasione della vita. Qualsiasi cosa faccio quando alleno per me è la Champions League. A Venezia arrivavo alle 9 di mattina e andavo via alle 9 di sera. Se i dirigenti vedono che lavora tanto ti rendi credibile, vale anche con i giocatori a cui tu chiedi sacrifici, ma se ti vedono sgobbare tanto puoi trasmettere meglio le tue idee e i tuoi metodi”.

"Mercato? Confronto quotidiano con la dirigenza. Serve mix di esperti e giovani"

Ceduto Verdi, ora i rossoblu cercano rinforzi: “Il confronto con la dirigenza è quotidiano, ero consapevole che per esigenze qualche pedina sarebbe stata ceduta - ha aggiunto Inzaghi - Io e il direttore abbiamo le stesse idee e state sereni che rinforzeremo la squadra. Cercheremo di fare bene altrimenti non sarei qua, qui tutti ci giochiamo tanto. Possibili innesti da Venezia? Qui abbiamo uno scouting fantastico, se vorranno chiedere consiglio io sarò disponibile. Secondo me si vince con i vecchi tosti e i giovani bravi. Con i giovani serve un po’ più di pazienza, ma qui ci sarà. Se lo facciamo giocare e dopo due partite lo ammazziamo è finita. Qui c’è anche la possibilità di valorizzare i giovani e qui a Bologna ce ne sono di bravi. Cercheremo di farli sentire importanti”, ha concluso.