Milan, Halilovic si presenta: "Grande occasione per me, Gattuso mi ha impressionato subito"

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Il Milan ha presentato Halilovic: "Sono contento di essere qui, per me è una grandissima occasione. Sono arrivato al Barcellona giovanissimo, ora sono in un altro top club. Gattuso mi ha fatto subito un'ottima impressione, è uno che dà il 100%. Gioco bene sia da centrocampista che da ala, ma deciderà l'allenatore"

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Acquisto a sorpresa del Milan, Alen Halilovic è uno dei rinforzi che la società rossonera ha regalato a Rino Gattuso. Contratto di tre anni per il croato classe 1996, in cerca di riscatto in Italia dopo l'ultima deludente esperienza al Las Palmas. I rossoneri lo hanno preso a titolo definitivo dall'Amburgo, nuova scommessa da lanciare nel prossimo campionato di Serie A e terzo rinforzo per Gattuso dopo gli arrivi di Pepe Reina e Strinic. Per Halilovic è arrivato il momento della presentazione ufficiale, queste le sue parole: "Sono molto contento di essere qui al Milan, è un grande club. Ho tanta voglia di imparare molto dai miei compagni e soprattutto dal club".

Che impressione ti ha fatto Gattuso?

"Ho parlato con lui, mi ha spiegato tutto. Mi ha detto che gli posso parlare sempre e comunque, la prima impressione è stata buona. Sono contento, è uno che dà tutto ai suoi calciatori. Per me che sono molto giovane è molto importante. Se posso giocare a centrocampo? Sì, ci ho già giocato sia con la Croazia che con il Las Palmas. Poi deciderà Gattuso".

Perchè il numero 7?

"Mi piace il numero 7, ma è già di Kalinic. Quindi ho scelto il 77". 

Hai parlato con qualcuno del Milan?

"Sì, con Boateng e Aquilani. Mi hanno parlato della storia del club, mi hanno detto che devo impegnarmi tanto". 

Eri uno dei più grandi talenti croati, da dove riparti ora?

"Ero giovanissimo quando andai al Barcellona. Quando hai quest'età devi andare in squadre che ti permettono di crescere e metterti mostra, così poi andati allo Sporting Gijon. Ora ho scelto il Milan e per me è un grosso passo in avanti. Lavorare a 19 nel Barcellona è difficile, hai poche occasioni per dimostrare il tuo talento. Allo Sporting Gijon e al Las Palmas ho giocato più spesso. Ora al Milan posso far vedere le mie capacità".

La Nazionale è un tuo obiettivo? 

"Mi piacerebbe, ma non ci penso. Ci ho giocato quando avevo 18-19 anni e so cosa significa, ma ora sono concentrato a fare bene con il Milan".

Con quali calciatori parli di più?

"Con Simic, che parla la mia stessa lingua. Ma anche con Bonucci, che si è messo subito a disposizione ed è un grande calciatore. Poi ho parlato con quelli che parlano lo spagnolo, Suso e Musacchio. Spero di imparare subito l'italiano".

Un altro croato come Boban ha fatto grandi cose qui, ti piacerebbe ottenere i suoi risultati?

"Era un grande calciatore e una persona molto importante per la Croazia. Non ho avuto modo di conoscerlo, ma desidero farlo. Ho parlato anche con Kalinic e Simic, poi un altro calciatore che viene dai Balcani è Savicevic".

In quale ruolo di trovi meglio?

"Mi trovo bene a centrocampo e come ala destra. Ho imparato tanto alla Dinamo Zagabria e al Barcellona ho lavorato con i migliori, ma sono giovane e posso migliorare ancora molto".

Come si ferma Cristiano Ronaldo?

"E' uno dei migliori calciatori della storia. Ho giocato qualche volta contro di lui con la Nazionale e in Spagna, è fortissimo anche se preferisco Messi. Ovviamente con tutto il rispetto possibile per Ronaldo".

Che effetto ti ha fatto vedere tutti quei tifosi a Milanello al momento del raduno?

"E' stato molto bello, grazie a tutti i tifosi. Per me è un onore essere parte di una squadra così speciale, Boateng e Aquilani mi hanno sempre parlato del calore dei tifosi rossoneri. Darò tutto in questa stagione".