Calciomercato Juventus, per Ronaldo già 8 gol in carriera alle italiane: ma San Siro è tabù

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Diciotto reti contro le italiane per CR7, anche se ben 10 sono arrivate proprio contro la Juventus. È la Roma la seconda vittima preferita. L'azzurro (di Napoli e Italia) sembra la sua criptonite. Tre gol tra Milan e Inter, ma San Siro rimane tabù: nonostante la finale del 2016

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Quattro stadi in cui aveva già giocato. La certezza di aver già visto quel campo. Quelle tribune. Quei colori e quei tifosi. Cristiano Ronaldo arriva in Italia, una patria che però non gli è nuova. Torino, Roma, Milano e Napoli. Più due visite tra nazionale (italiana) e nazionale (portoghese) nelle amichevoli. Il suo bilancio totale parla di 26 partite contro le squadre italiane. E di 18 gol, anche se 10 solo contro il suo prossimo futuro. Una storia evidentemente nel suo destino. Attualmente alfa e omega di una carriera già mostruosa, iniziata sì a casa sua in Portogallo ma contro l’Inter. Il 14 agosto del 2002, nel preliminare di andata di Champions che poi porterà i nerazzurri avanti nella coppa. Quello è il suo esordio assoluto tra i professionisti. CR-non ancora 7 entra al minuto numero 58, col 28 sulla schiena. La partita finisce 0-0 e al ritorno Cuper e compagnia vinceranno coi gol di Di Biagio e di Recoba. Poi il salto. Sedici anni dopo è ancora Italia, nella Juve, in assoluto la squadra di Serie A che ha affrontato più volte e a cui ha segnato di più. Un incubo che diventa ora sogno. Via le paure, ora per i suoi gol i tifosi bianconeri dovranno soltanto esultare.

Gol Olimpici

Se contro la Juve il bilancio clamoroso è di 10 gol in 7 partite giocate, anche contro le prossime avversarie in Serie A Ronaldo non si è certo risparmiato. Specie per quello che riguarda la Roma. Il bilancio giallorosso è infatti ugualmente pesante a quello dei bianconeri: 6 partite e 5 gol, 3 con la maglia United e due con quella Real. L’orologio torna indietro all’ormai lontano 2007, quando in quel clamoroso 7-1 dell’Old Trafford anche Ronaldo partecipa allo schianto clamoroso dei giallorossi con una doppietta (e con uno Spalletti incredulo in panchina). Saranno i suoi primi due gol di sempre nella competizione, salvo uno nei preliminari del 2005 contro il Debreceni. L’anno dopo l’incubo si materializzerà di nuovo, senza batosta, ma doppio. Nei gironi e nei quarti. CR7 (che quella Champions la vincerà) gioca solo i due match di andata. All’Olimpico proprio nei quarti segna di testa con un’elevazione mostruosa. Lo United passerà 2-0 e 1-0 anche nel ritorno. Prima di incontrare di nuovo i giallorossi anche nella Champions 2015-16, questa volta con la maglia del Real. Lui segna ancora, negli ottavi: uno all’andata (un destro meraviglioso sotto l'incrocio) e uno al ritorno, e le partite finiscono entrambe 2-0.

Milano croce e delizia

Sono invece cinque le partite che CR7 gioca a San Siro in carriera. Uno che per come si muove in campo alla “Scala del calcio” ci sta benissimo, in quanto opera d’arte, del pallone. Il bilancio dice zero gol e una grande gioia. Quella della Champions 2016 vinta proprio a Milano contro l’Atletico Madrid. Segna Ramos e pareggia Carrasco. CR7 a secco, ma l’ultimo e decisivo rigore è il suo. L’unica palla in rete in tutti gli altri precedenti milanesi. Perché contro il Milan Ronaldo gioca sei partite, e segna solo due gol in casa propria. Nella Champions del 2005 lui è solo al suo secondo anno United, e nel doppio 1-0 rossonero negli ottavi (col doppio Crespo) il portoghese la porta non la vede. Nel 2007 la storia è già diversa: lui fa quasi già paura (l’anno dopo sarà Champions più Pallone d’Oro), segna all’andata nel 3-2 United ma nel ritorno chi gli fa veramente paura è Gennaro Gattuso. L’8 del Milan in campo l’ha fermato, incollandosi sul portoghese e senza mai farlo entrare in partita, un compito che Gattuso dovrà rinnovare questa volta direttamente dalla panchina rossonera. Il faccia a faccia si ripeterà poi anche nel 2010, nei gironi tra Milan e Real. 2-0 blancos all’andata anche grazie a una sua punizione, ma al ritorno i riflettori saranno tutti puntati su una clamorosa doppietta di un trentasettenne Filippo Inzaghi.

Azzurro senza gol

Anche quella volta più recente contro il Milan a San Siro CR7 gioca ma non segna, esattamente come accaduto anche contro l’Inter. Negli ottavi di Champions del 2008 la partita di andata finisce infatti 0-0, ma è al ritorno che la musica sarà diversa. Quella di “Glory Glory Man United”, per intenderci. Prima il gol di Vidic e poi anche quello di Ronaldo, di testa. Per il 2-0 finale. Sospiro di sollievo poi anche per il Napoli, incrociato solo due volte negli ottavi del 2017 che porteranno CR7 alla finalissima contro i bianconeri. Solo un assist all’andata per Ronaldo, nel doppio 3-1 del Real. Un tabellino senza gol contro gli azzurri come anche in quelle due sfide tra nazionali. Due amichevoli: agosto 2004 e febbraio 2008. Anche qui zero gol agli azzurri e due vittorie tutte italiane: 2-1 e 3-1. Il totale dei suoi numeri contro le nostre squadre rimane comunque importante. Per uno che già nel 2015 in Spagna aveva stabilito un record clamoroso: segnare a tutte le squadre della Liga. In Italia è “fermo” a quattro, contando anche la Juve, e senza mai averci nemmeno giocato. E la caccia al gol di CR7 sarà preso ufficialmente aperta.

Vede Juve e segna

Ma è il bilancio di CR7 contro la Juventus a essere veramente straordinario. Uno che in carriera con la maglia del Real ha fatto 13 gol in più delle partite che ha giocato. Non male anche il parziale contro i bianconeri. Il futuro che ora è presente. Il sogno che ora è realtà. La Juve è in assoluto la squadra a cui CR7 ha segnato di più nella sua storia in Champions League: 7 partite, 10 gol, sempre a segno, 3 doppiette, 2 assist. E ancora: 3 vittorie, ma anche 2 pari e 2 sconfitte. Segno che la Juve è già una squadra pronta per vincere tutto, beffata però in Europa sempre sul più bello. Sempre dal colpo del fuoriclasse assoluto, spesso il suo. La prima sfida contro i bianconeri risale allora alla stagione 2013-14, nel girone di qualificazione. A Madrid è 2-1 Real, lui fa doppietta prima scartando Buffon e poi segnando su rigore. Al ritorno è invece 2-2, e nella sua prima allo Stadium CR7 segna, battendo ancora una volta Buffon nell’uno contro uno in un match poi finito 2-2. L’anno dopo è però già tempo di un nuovo incrocio. In quella semifinale che porterà la Juventus a Berlino. Il secondo grande step dell’era Andrea Agnelli dopo l’affermazione in Italia. A Torino apre Morata e chiude Tevez, in mezzo il pari di CR7 di testa che tiene vive le speranze Real, e di un caloroso Clasico in finale di Champions. Al Bernabeu è proprio un suo rigore a ribaltare la situazione, ma sarà l’ex Morata a mettere il punto sulla qualificazione bianconera. Storie invece ancor più recenti e note quelle degli ultimi tre incroci, fatali, tra Ronaldo e la Juve. Nella finale del 2017 il portoghese ne mette due. Alza al cielo la seconda Coppa in fila come farà con la terza l’anno dopo, sbarazzandosi dei bianconeri negli ultimi quarti. A Torino è 0-3, con due gol di cui uno meraviglioso in rovesciata. E uno Stadium ai suoi piedi. Dunque il rigore beffardo dell’ultimo istante che spedisce a casa Buffon e compagni. Ma ora sarà tutto diverso.