Napoli, Ancelotti: "Hamsik può fare il regista. Ronaldo? Un motivo in più per battere la Juventus"
CalciomercatoL'allenatore del Napoli ha parlato in conferenza stampa direttamente da Dimaro, soffermandosi sulla posizione di Hamsik e sull'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus
Chiusa l'era Sarri, il Napoli riparte da Carlo Ancelotti. L’allenatore di Reggiolo ha già preso in mano il gruppo azzurro e, tra un allenamento e l’altro, segue con occhio attento le operazioni di mercato portate avanti dal presidente De Laurentiis e dai suoi collaboratori. L'allenatore emiliano ha parlato nella sua prima conferenza stampa dal suo arrivo sulla panchina del Napoli, club riuscito a riportarlo in Italia dopo le esperienze all'estero con Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid e Bayern Monaco. "Tanti motivi mi hanno spinto ad accettare, la società ha creduto nelle mie capacità e avevo tanta voglia di tornare in Italia. Ho trovato un progetto interessante, un club che ha voglia di crescere e migliorare. E' una squadre che mi soddisfa, che ha avuto un profilo di gioco interessante vicino alle mie idee e questo mi ha spinto ad accettare con entuiasmo".
Qual è l'obiettivo?
"Rendere la squadra competitiva, provando ad andare avanti in tutte le competizioni".
Che ne pensa di Ronaldo alla Juve?
"E' il migliore al mondo, conosco la sua professionalità e la sua forza. Il calcio italiano ne beneficia, ne esce rafforzato ma è principalmente un vantaggio per la Juve. Per noi sarà una motivazione in più per arrivare davanti ai bianconeri".
Da dove riparte il suo Napoli?
"Lo spirito di questa squadra mi ha convinto molto, non sono qui per cancellare quello che è stato. Porterò comunque le mie idee, ma lo stile rimarrà lo stesso. Avremo un possesso efficace, con spirito offensivo. Cercheremo di mantenere la squadra così com'è perché ha un valore importante. I top players non sono quelli fortissimi, ma i giocatori funzionali al contesto".
Hamsik in che ruolo lo vede?
"Sono convinto che Hamsik possa ricoprire il ruolo che è stato di Jorginho, ma ci sono anche tanti giovani che possono essere utili. Per quanto riguarda Mertens, non credo che possa fare l'ala ma può comunque giocare esterno".
Come si batte la Juventus?
"E' una squadra forte che ha vinto negli ultimi anni, sarà un avversario fortissimo ma non ci sarà solo la Juve. Il calcio italiano ha dimostrato che c'è molta incertezza, molte squadre sono forti perciò saranno tante le squadre da tenere d'occhio. Non siamo qui a pettinare bambole, si parte per vincere".
Che sensazioni ha avuto dal gruppo?
"Ho deciso di vivere in città perché Napoli è una bella città, per cui lo farò ben volentieri. Ho preso informazioni prima sul gruppo, è una squadra molto variegata con giovani e giocatori di esperienza. Tutto aiuta per costruire un gruppo motivato e altruista. Ho parlato con loro e gli ho detto che ciò che mi piace di più in giocatore è l'altruismo e loro hanno dimostrato di averlo".
Come si è arrivati alla scelta Meret-Karnezis?
"Meret pensiamo sia un giovane talento che ha fatto bene, Karnezis ha esperienza e aiuterà a crescere Meret. Inglese? Ha fatto molto bene, non è giovanissimo ma ha grandi potenzialità. Per quanto riguarda Fabian Ruiz, invece, è un centrocampista completo che non ha però le caratteristiche per giocare davanti alla difesa".
Qual è l'obiettivo in Champions?
"Passare il gruppo certamente, visto che siamo in seconda fascia è quello il primo traguardo da raggiungere. Di sicuro saremo competitivi. La nostra squadra è molto cresciuta, dobbiamo avere continuità e migliorare in alcune situazioni. Mettere insieme le mie conoscenze e quelle della squadra ci potrà servire per crescere ancora di più".
Eredità pesante?
"L'anno scorso il Napoli ha dato il massimo, noi vogliamo fare lo stesso. Cercheremo di essere competitivi fino alla fine".
Ha parlato con Ronaldo?
"Ricordo di aver parlato con Cristiano Giuntoli. Ho tanto affetto per tutti i giocatori che ho allenato, ma non ho parlato con Cristiano e nemmeno con Benzema. Non ho mai imposto giocatori a nessuno, ogni società ha i suoi obiettivi e le sue possibilità. Son venuto a Napoli perché da un punto di vista tecnico ho visto una squadra molto competitiva".
Come ha visto il VAR?
"Mi sembra che sia stata una rivoluzione per il calcio, è chiaro che come tutte le cose nuove va migliorata ma in linea di massima è una soluzione positiva per il calcio".
Vincere lo scudetto?
"Voglio rendere felice la gente di Napoli, questo è l'obiettivo. So quanto entusiasmo e passione c'è intorno a noi e proveremo a sfruttarla per tagliare i nostri traguardi".
Meret portiere ideale?
"E' il mio portiere ideale, il calcio sta cambiando molto così come le caratteristiche del portiere. Per me il portiere ideale è quello che para, punto. Se poi è bravo coi piedi meglio, ma deve avere due mani per parare bene".
Parla De Laurentiis
Insieme ad Ancelotti ha parlato anche il presidente De Laurentiis: "Il Napoli è sempre stato protagonista sul mercato, ma gli acquisti bisogna fargli con oculatezza. Ciò che hanno fatto Benitez e Sarri è stato capire che il calcio si gioca in undici, puntando dunque su undici calciatori che sanno il fatto loro".
La vicenda Sarri si è chiusa?
"La vicenda Sarri è in dirittura d'arrivo, ho messo le mie condizioni e vedremo cosa succederà nelle prossime ore. I miei avvocati hanno sottoposto il testo ai suoi avvocati".
La situazione Jorginho?
"Mi dovrò scusare con il City, avevo dato l'ok e avevo dato la parola al presidente. Se il giocatore preferisce vivere a Londra piuttosto che a Manchester posso capirlo, così come se il Chelsea lo paga di più. La sua operazione però è slegata da Sarri".
Di quale acquisto è più soddisfatto?
"Di aver convinto Ancelotti a scegliere il Napoli, per me lui è il vero centravanti, difensore e terzino destro".
Si può vincere in Italia?
"L'anno scorso abbiamo fatto un passo avanti, abbiamo raggiunto i 91 punti ma quello che non mi è andato giù è stata l'uscita dalle Coppe, costata al club 15 milioni di euro".