Fiorentina, Della Valle: "Rifiutati centinaia di milioni per Chiesa, Simeone e Milenkovic"

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Il patron viola sul mercato: "Mancano altri due o tre colpi, poi dovremo vendere perchè abbiamo 31 calciatori: ci finanzieremo anche con le cessioni. Ma i nostri gioielli restano, ho rifiutato centinaia di milioni per Chiesa, Simeone e Milenkovic. Dobbiamo puntare sempre all'Europa, abbiamo competenze e qualità"

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E' ancora nel ritiro della Fiorentina a Moena il patron Andrea Della Valle, che ha assistito alla seduta d'allenamento della squadra di Stefano Pioli. L'occasione giusta per fare anche un punto sul mercato: "La squadra è fatta per l'85%, poi ci sono due o tre colpi da fare ancora – ha dichiarato - Abbiamo ancora un mese abbondante di mercato e 31 calciatori a disposizione, bisognerà anche cedere qualcuno. Questo ci porterà un piccolo tesoretto per poi acquistare. Corvino ha detto che il budget è finito? C'è sempre il mercato creativo, lui è bravo in questo. Poi ci sono le cessioni, non possiamo avere 30 calciatori. Il nostro mercato non è finito, lo sa anche Corvino. Avevamo una perdita di bilancio che andava ripianata, poi parte degli utili li abbiamo già spesi. Il mercato è una partita a scacchi con tutti, i prezzi poi sono diventati assurdi contro ogni logica. Ma con delle cessioni possiamo ricavare un tesoretto per prendere ancora qualcuno. Alcune società stanno vendendo calciatori importanti per finanziarsi il mercato, mi riferisco a Roma e Napoli. Mentre noi per Chiesa e Simeone abbiamo rifiutato offerte importanti, così come per Milenkovic che è tornato dieci giorni prima dalle vacanze. E stiamo parlando di centinaia di milioni di offerta, resisteremo con tutte le nostre forze perchè vogliamo tenere i nostri campioni. CR7? Farà bene al campionato italiano, ci porterà ad avere visibilità in una parte del mondo in cui siamo sconosciuti. L'Asia è fondamentale per la Serie A".

"Bisogna puntare sempre all'Europa"

Tra progetti ed Europa: "Presto ci saranno anche delle novità importanti sul centro sportivo giovanile – prosegue - Il nostro progetto è quello di puntare sui ragazzi, ce ne sono alcuni molto bravi. Soprattutto in questo momento in cui società glorioso stanno scomparendo, questo però non riguarda noi. Siamo tutti qui per migliorare, per fare il bene della Fiorentina. In 15 giorni errori ne abbiamo fatti tutti, ma vogliamo un rapporto sincero con i tifosi. Domani potremmo avere la possibilità di giocarsi l'Europa League. I presidenti non si sbilanciano mai, mentre io ho sempre detto che la Fiorentina avrebbe potuto ottenere questo traguardo nonostante la presenza di cinque squadre nettamente superiori in campionato. Con questa competenza, con questa qualità di calciatori, perchè non puntare all'Europa? Bisogna provarci, i nostri sforzi sono per quello. Senza bilanci sani non si va da nessuna parte".

"Stadio? Siamo ottimisti"

E poi c'è la questione stadio: "A settembre ci sarà un incontro col comune, poi avremo sei mesi per il progetto esecutivo. Siamo al traguardo finale, speriamo di non fare come il Cagliari. Abbiamo acquisito credibilità negli anni, alcune società con fatturati simili hanno fatto peggio. Il calcio italiano sta cambiando, dobbiamo far crescere il fatturato altrimenti è impensabile arrivare nelle prime cinque. Siamo ottimisti".