Calciomercato, il Bayern Monaco acquista Davies: chi è e qual è la sua storia

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"In Liberia mangiavamo tra i cadaveri" racconta la madre del 17enne canadese appena acquistato dal Bayern per 19 milioni di euro. L'infanzia da rifugiato in Ghana e poi il passaggio nel nord America per trovare la felicità. Dal prossimo gennaio la grande occasione in maglia bavarese

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Alphonso Davies. Un nome che, probabilmente, risuonerà spesso nelle nostre orecchie nei mesi a venire. Ha 17 anni ed è stato appena acquistato dal Bayern Monaco che potrà averlo a disposizione però solo da gennaio 2019 essendo ancora minorenne. Nonostante la giovanissima età, i bavaresi hanno sborsato 19 milioni – tra parte fissa e bonus – per prelevarlo dai Vancouver Whitecaps, fruttando nelle casse dei canadesi la cessione più remunerativa nella storia della Mls. Per capire il motivo per cui i campioni di Germania in carica hanno deciso di effettuare quest’importante investimento, sovvertendo una certa tradizione e filosofia che qualche anno fa spinse la società a non rischiare l’operazione Neymar, basta guardare l’ultima partita disputata dal ragazzo contro il Minnesota United. 4-2 il risultato finale, aperto dalla bellissima rete di un altro protagonista del match, Yordy Reyna, ma poi a prendersi completamente la scena è stato Davies. Prima il 2-0, confezionato con uno splendido tocco di suola per eludere l’intervento del difensore e poi il sinistro alle spalle del portiere. Successivamente, in pieno contropiede, ha servito a Kamara la palla del terzo gol. Gli ospiti hanno provato a rientrare in partita segnando due volte nel giro di cinque minuti, prima che il promesso giocatore di Kovac chiudesse la sfida con un’altra prodezza personale: serpentina in mezzo alla difesa, con un mix di tecnica e velocità, e poi tiro mancino sotto la traversa. Il modo ideale per festeggiare il trasferimento che potrebbe svoltargli la carriera.

Per godercelo in Europa servirà ancora qualche mese, ma la sua piccola esperienza internazionale ha già avuto modo di assaporarla, avendo esordito con la Nazionale maggiore – il più giovane di sempre a riuscirci -, mettendo a referto in totale 6 presenze e 3 centri. Una volta che si aggregherà ai bavaresi, l’ala offensiva, in grado di giocare su entrambi i lati, potrà ulteriormente migliorare le sue evidenti qualità. E ci sono pochi dubbi sull’impegno che ci metterà perché la grande ambizione è ciò che ha sempre spinto il ragazzo a compiere passi da gigante. Alle sue spalle infatti c’è una storia difficile, cominciata fin dal giorno della sua nascita, avvenuta in un campo di rifugiati in Ghana dove la sua famiglia trovava a fatica qualcosa per vestirsi o mangiare, ma fu costretta ad andare, attraversando 1500 chilometri, per fuggire dalla Liberia e dalla guerra civile: “Lì per trovare da mangiare dovevamo andare in mezzo ai miracoli – racconta oggi la mamma di Davies, orgogliosa del figlio per quello che è riuscito a fare crescendo in condizioni complicate -. Era qualcosa di terribile. Avevamo tanta paura di morire, per questo decidemmo di andare via”. Qualche altro anno di sofferenza in Ghana e poi l’asilo politico nella terra promessa, il Canada, dove ha potuto coltivare il suo sogno e ripagare i sacrifici dei genitori. “Mi ha promesso che non cambierà mai” ha confermato sua madre. Forse ha torto perché se continua con questa fame potrà diventare solo più forte.