Calciomercato Milan, Higuain e il tabù argentini: tanti flop e solo due piacevoli eccezioni
Da sempre legato ai calciatori brasiliani, il Milan con Higuain non è riuscito a sfatare il tabù argentini, storicamente più vicini alla sponda nerazzurra della città. Ayala, Chamot, Redondo, Sosa e Ocampos sono esempi lampanti di flop
Gonzalo Higuain è pronto a lasciare il Milan dopo poco più di 5 mesi. Quella rossonera è una squadra dalla grande tradizione “brasiliana" (gli stranieri più frequenti nella storia, 34) dove però spesso i cugini argentini hanno fallito
Il Pipita è stato il 24° argentino a vestire la maglia del Milan. Nemmeno lui è stato in grado di sfatare la “maledizione” dei numeri 9 del Milan, aggiungendosi all'elenco degli argentini che non sono riusciti a lasciare il segno in rossonero (Guly e Crespo le uniche eccezioni)
Scorrendo l’elenco dei giocatori argentini nel Milan, uno dei primi nomi del passato più recente è quello di Roberto Ayala. Centrale di difesa. 35 partite tra il 1998 e il 2000. Nell’anno dello scudetto del centenario con Zaccheroni giocherà appena 11 volte
Chi invece di quella squadra sarà un eroe è Andrés Guglielminpietro, l’uomo giusto al momento giusto. Due presenze nelle prime 15 partite della stagione, nel girone di ritorno sarà invece sempre titolare, mettendo a segno anche 4 gol di cui quello pesantissimo nella “finale” scudetto contro il Perugia
Cinque partite e un lontano ricordo dei sui capelli ricci alla David Luiz. Fabricio Coloccini arriva giovanissimo dal Boca al Milan nel 1999, salvo poi tornarci nel 2004 in una squadra di fenomeni dove non vedrà quasi mai il campo
Tra il 2000 e il 2003 in rossonero: altro argentino, altro difensore. Josè Chamot vanta addirittura nel proprio palmares una Champions League vinta nel 2003, anche se in quella coppa lui giocherà appena un solo minuto entrando al posto di Simic in un emozionante Milan-Real finito 1-0
Eleganza da vendere, in campo e fuori, come quando chiese al Milan di non percepire stipendio fino al giorno del suo rientro dall’infortunio che ne ha rovinato tutta l’avventura in rossonero. Centrocampista fenomenale nel Real, Redondo a Milano chiuderà la carriera giocando appena 33 partite in 4 anni
Hernan Crespo doveva essere la fonte di ispirazione per Gonzalo Higuain. Un solo anno nel Milan per Valdanito, inizio in salita tra i guai fisici e poi l’esplosione. 17 gol in 40 presenze, e quella doppietta nella beffarda finale di Istanbul che rimane il suo rimpianto più grande
Leandro Grimi, altra meteora, sbarca a Milano sotto Natale del 2006, fuori dalla lista Champions che poi vedrà il Milan campione, passerà al Siena in prestito appena sei mesi dopo giocando la miseria di 4 partite
Nell’ottica rossonera Maxi Lopez poteva essere l’attaccante da pochi gol ma decisivi per vincere lo scudetto nel 2012, quello che poi finirà nelle mani della prima Juve di Conte. Arrivato a gennaio dal Catania segnerà appena due reti nella sua avventura rossonera senza mai riuscire a lasciare il segno
Passato sia dall’Inter che dal Milan, Matias Silvestre in rossonero sarà l’ennesimo difensore argentino senza fortuna, e giocherà appena 4 partite nel 2013-14 prima di tornare sulla sponda nerazzurra della città
15 presenze e zero gol per il terzino Leonel Vangioni, arrivato dal River e passato sulla fascia sinistra rossonera senza lasciare grandi ricordi. Nel 2017 Montella lo lancerà come titolare nella seconda parte di stagione, alla fine della quale il Milan non lo riconfermerà
Detto “El Principito”, 19 partite sempre nel Milan di Montella, e geometrie imperfette per un altro argentino senza sbocchi in rossonero. José Sosa oggi gioca in Turchia nel Trabzonspor
Nell’ultima Europa League è stato uno dei trascinatori del suo Marsiglia, poi schiantato 3-0 in finale dall’Atletico Madrid di Griezmann. Ocampos nel Milan ha giocato appena 12 partite prima di spostarsi al Genoa
Nella rosa attuale ci sono anche Mateo Musacchio e Lucas Biglia. Per il difensore ex Villarreal spesa un cifra vicina ai 20 milioni di euro: con Gattuso (complici gli infortuni di Caldara e Romagnoli) ha sempre trovato spazio. Non può essere considerato un flop, anche perché la sua storia al Milan la sta ancora scrivendo
Per Lucas Biglia la prima annata in rossonero è stata caratterizzata da luci e ombre. Geometria e logica in mezzo al campo, ma anche pochi spunti e qualche errore di troppo. L’ex Lazio era chiamato al riscatto in questa stagione, ma un infortunio gli ha negato questa possibilità
Detto dei più noti e recenti, tra gli argentini che hanno vestito la maglia del Milan ci sono anche Borghi (1987), Ponzinibio (1930-1931), Vernazza (1960-1961), Jose Spirolazzi (1935-36) più Grillo (1957-1960), Cucchiaroni (1956-1958) e Angelillo (1965-68), questi ultimi tre vincitori di uno scudetto a testa con la maglia del Milan
La telenovela Higuain-Milan si è chiusa a Gedda: l'epilogo è stato amaro. Chi sarà il prossimo coraggioso a sottoporsi al fardello del tabù che li colpisce gli argentini in rossonero?