
Dalla C2 con "soldatino" Di Livio e Riganò alle due semifinali di Europa League e alla finale di Coppa Italia. Dai gol di Luca Toni al colpo da top (poi flop) player Mario Gomez. Acquisti, talenti lanciati nel mondo del calcio e allenatori. Quel poker alla Juve in quindici minuti e la salvezza dell'ultima stagione. Fino al ricordo del capitano Davide Astori

Dalla C2 con "soldatino" Di Livio e Riganò alle due semifinali di Europa League e alla finale di Coppa Italia. Dai gol di Luca Toni al colpo da top (poi flop) player Mario Gomez. Acquisti, talenti lanciati nel mondo del calcio e allenatori. Quel poker alla Juve in quindici minuti e la salvezza dell'ultima stagione. Fino al ricordo del capitano Davide Astori

L'INIZIO. È il primo agosto del 2002. I tifosi della Fiorentina sono appostati fuori dal quartier generale dei viola. Il campionato appena concluso aveva decretato la retrocessione, in quella Serie B a cui il club non riuscì ad iscriversi. Inizia due giorni dopo la storia dei Della Valle a Firenze.

Al primo successo dell'era Della Valle seguirà quello della salvezza in A nel 2004-05. Raggiunta all'ultima giornata e al sedicesimo posto, grazie alla classifica avulsa con Brescia, Bologna e Parma. In panchina una leggenda del calcio italiano come Dino Zoff.

Al suo primo anno è quarto posto, dietro solo a Juve, Milan e Inter. Lo scandalo di Calciopoli arretrerà i viola fino alla nona posizione, spegnendo il sogno Champions.

Nel frattempo la stagione si chiude al sesto posto, nonostante il -15 di penalizzazione in partenza. La coppia Toni-Mutu mette a referto 32 gol, e questa volta l'Europa (con la Coppa Uefa) arriva per davvero.

JO-JO. Nonostante i gol di "Gila" arriverà l'eliminazione dal girone, e l'immediata esclusione anche dalla Coppa Uefa per mano dell'Ajax. Quell'anno sarà quello degli acquisti anche di Felipe Melo, Juan Manuel Vargas, e soprattutto Jovetic. Il riscatto europeo arriverà nel segno del montenegrino coi lunghi ricci: Prandelli centra un altro quarto posto e la sua Fiorentina stupisce in Europa nel 2009-10.

ADDIO. Sarà quello anche l'epilogo dell'era Prandelli, che lascia dopo 119 vittorie in 240 panchine, stabilendo un record storico nella storia dei viola. Il suo futuro sarà la Nazionale italiana.

SUPER MARIO. Ma è nel 2013 che un altro grande colpo di mercato farà esplodere tutti i tifosi viola.

ESTASI VIOLA. Proprio nel 2013 arriva però una delle vittorie più emozionanti della storia recente della Fiorentina, e dell'era Della Valle. Il 20 di ottobre è il giorno del poker alla Juventus e dello show di Pepito Rossi.

Montella lascerà i viola al termine del 2014-15, dopo tre quarti posti consecutivi e una semifinale di Europa League, raggiunta dopo aver eliminato Tottenham, Roma e Dinamo Kiev, ma persa nettamente contro il Siviglia (poi campione) di Emery e Bacca.

CIAO DAVIDE. Dopo due stagioni di Sousa (un quinto e un ottavo posto con due eliminazioni ai sedicesimi di Europa League), sarà il momento di Stefano Pioli, nell'anno segnato della tragica scomparsa di Davide Astori.

Da quel momento il suo ricordo continua a vivere nel mondo della Fiorentina e in quello del calcio: la fascia, gli omaggi dei suoi tifosi, gli applausi al minuto numero 13, il suo nome letto nelle formazioni titolari.

SALVEZZA. L'ultima stagione viola, e dell'era Della Valle, si chiude col brivido retrocessione. La vittoria 7-1 sulla Roma in Coppa Italia è da record, ma non consente l'accesso ad un nuova finale dopo l'eliminazione contro l'Atalanta.

In panchina torna Montella e lo spettro della B si fa sempre più pericoloso, fino al pari col Genoa dell'ex Prandelli all'ultima giornata. Ora si aprirà un nuovo capitolo nella storia della Fiorentina.