Il centrocampista polacco commenta il possibile ritorno in Italia del suo ex allenatore: "Se mi chiama per andare alla Juve non so se gli rispondo. Mi piacerebbe vincere contro di lui"
Il possibile passaggio di Maurizio Sarri alla Juventus ha agitato le acque. Non tanto dalle parti di Torino, ma in particolare a Napoli, dove l'approdo dell'ex allenatore agli acerrimi rivali bianconeri è già stato definito da molti come 'un tradimento'. Insigne lo ha detto a chiare lettere, mentre un suo compagno di squadra, Piotr Zielinski, si è soffermato sull'eventualità che l'attuale allenatore del Chelsea chieda al centrocampista polacco di raggiungerlo alla Juve. "Se Sarri dovesse firmare con i bianconeri potrebbe chiamarmi per portarmi con lui - ha spiegato il numero 20 degli azzurri dal ritiro della Nazionale -, ma non so se gli risponderei. Anche prima di andare al Napoli mi è capitato di non rispondergli. Si è arrabbiato e poi mi ha iniziato a mandare dei messaggi. Se andrà alla Juventus mi piacerebbe vincere contro di lui". Zielinski ha successivamente dato merito a Sarri per la sua crescita tattica: "Se quest'anno ho giocato di più non è solo merito di Ancelotti, ma anche suo - ha aggiunto -. Mi ha seguito con grande attenzione, chiedendomi più sacrificio in difesa e una maggiore aggressività. Il sistema con cui giochiamo oggi richiede un grande lavoro in fase di copertura. Sono soddisfatto del mio ultimo anno in Italia, ma potrei avere statistiche migliori, soprattutto in zona gol". Il polacco (autore di 7 reti complessive in questa stagione), in chiusura, si è concentrato infatti proprio sulla fase offensiva: "È mancato un pizzico di fortuna - ha concluso -. Ho anche colpito tre legni, ma ci sono state situazioni in cui avrei potuto far meglio: calciare, ad esempio, col destro anziché con il sinistro".