Samb, ecco Montero: "Italia casa mia. Juve? Con De Ligt favorita in Champions"

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Prima avventura su una panchina italiana per l'ex difensore della Juve. Paolo Montero si è presentato come nuovo allenatore della Sambenedettese a stampa e tifosi. Parole dolci anche per il presidente Andrea Agnelli: "Grazie a lui la Juventus è ritornata dove merita"

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Inizia ufficialmente la prima avventura di Paolo Montero su una panchina italiana. L'ex difensore è diventato il nuovo allenatore della Sambenedettese: la notizia era arrivata qualche settimana fa, oggi è stato il giorno della presentazione ufficiale. "L'Italia è la mia seconda casa, appena è arrivata la chiamata da una società seria e ambiziosa come la Samb ho subito detto di sì. Non c'è stata nemmeno una trattativa, ho preso l'aereo e ho firmato il contratto". Montero non vede l'ora di cominciare la sua prima avventura in Italia come allenatore dopo le esperienze in panchina in Uruguay e Argentina: "Coi miei giocatori sarò schietto: senza lavoro non si va da nessuna parte. Questo l'ho imparato proprio in Italia".

Sarri, De Ligt e Agnelli

Montero ha tanta voglia di esaltare il suo nuovo pubblico: "La mia squadra dovrà essere divertente a partire dalla difesa". Una filosofia di gioco che ricorda un po' quella di Maurizio Sarri, in vacanza a San Benedetto del Tronto prima di cominciare la sua prima stagione con la Juve: "Tempo fa, quando ho finito il corso da allenatore in Uruguay, sono andato a vedere i suoi allenamenti all'Empoli e mi è sembrato una persona molto umile e capace. Gli auguro il meglio. Spero che Sarri porti la Champions a Torino". Un tassello chiave per la prossima stagione europea potrebbe essere Matthijs de Ligt che a Montero piace molto: "Uno così a 19 anni è impressionante, da tempo non vedevo un difensore con queste capacità. Con lui la Juve sarà favorita per la Champions, ma bisogna andare avanti passo dopo passo". Montero applaude la squadra del presidente Andrea Agnelli, che ha sempre definito l'ex difensore un giocatore simbolo della Juve: "Per me è un motivo di orgoglio - continua Montero -. Voglio bene al presidente, lo conosco da quando era piccolo. Ricordo quando entrava nello spogliatoio con il padre e parlavamo della partita. Grazie a lui la Juve è tornato dove merita. Quando c'è stato un Agnelli la Juve è sempre stata grandissima".