Icardi-Inter, Zhang chiude il caso di calciomercato: "Grati, ma nessun ripensamento"

Calciomercato

Il presidente nerazzurro esclude un ripensamento su Mauro Icardi: "Gli siamo grati per quanto ha fatto, troveremo per lui la soluzione migliore". Sul futuro del club: "Prima era una piccola organizzazione mentre ora deve diventare una delle prime dieci squadre del mondo"

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Una proprietà ambiziosa, con strategie precise per imporsi nel panorama calcistico. È questo l’imperativo della famiglia Zhang, che guida l’Inter. In un’intervista alla testata cinese sina.com, il giovane presidente Steven Zhang ha parlato così del futuro del club: "Diverse squadre guardano solo ai giocatori, io penso che sia importante crescere a 360 gradi in una società, potenziando l'intera gestione della stessa. Ci siamo riusciti negli ultimi tre anni, curando il valore societario e il nostro marchio, l'Inter adesso funziona come un'azienda cinematografica. Si gestisce in un altro modo, prima era una piccola organizzazione mentre ora deve diventare una delle prime dieci squadre del mondo". Classe 1991, è uno dei presidenti più giovani: "Molti mi guardano come se fossi un bambino, penso sia uno shock per una comunità europea, ma posso dare innovazione e nuova energie. Molte volte mi trovo davanti a delle difficoltà ed è normale. Cerco sempre di migliorare, il mio lavoro è appena iniziato".

Il caso Icardi

Steven Zhang chiude definitivamente il caso Mauro Icardi. Il presidente dell’Inter, dopo le tante chiacchiere di calciomercato che hanno caratterizzato gli ultimi mesi dell’attaccante, in un’intervista al Corriere della Sera ha scongiurato la possibilità che l’argentino possa far parte del progetto nerazzurro con Antonio Conte: “Icardi è un grande giocatore - ha detto - È una brava persona e ha aiutato il club con molti gol in passato. Siamo sicuri che troveremo una buona soluzione per lui, ma non c’è nessun ripensamento da parte nostra”. L’Inter cercherà dunque di vendere Icardi al miglior offerente e nel frattempo prepara la prossima stagione: “L’obiettivo del club è sempre quello di vincere tutte le partite. Lottare per lo scudetto e passare in Champions? Alla fine non sono sicuro che riusciremo a farlo, ma non firmerei un accordo così”.

"Vogliamo superare il miliardo di fatturato"

Zhang ha parlato poi dei piani della società per far crescere il club nerazzurro, che è solo una piccola attività all’interno del grande universo Suning: “Ma allo stesso tempo è una responsabilità enorme - ha proseguito il presidente - All’inizio della nostra operazione forse non l’abbiamo realizzato del tutto. È un club di calcio, ma è anche un’anima e un marchio, a cui la gente dedica molte delle sue energie. Dopo questi due o tre anni di lavoro ora però si può vedere che siamo una società solida, un club, un team forte anche sul campo. Abbiamo un ottimo allenatore, ottimi giocatori e la società ha il doppio delle persone che ci lavorano, una cosa che non si poteva immaginare fino a poco tempo fa”. Sul divario in termini di fatturato con le big mondiali: “Il gap era ancora più grande tre anni fa. Annullarlo sarà un processo lungo, ma il target di un club come l’Inter deve essere anche di superare quota 1 miliardo, una cosa possibile lavorando su stadio, sponsor, diritti televisivi in Italia e in Europa. Per questo siamo partiti costruendo un ottimo team di manager e con forti investimenti, cosa impensabile fino a poco tempo fa”.

"Inter ponte del pianeta Suning"

Il presidente nerazzurro ha poi parlato dell'importanza dell'Inter per Suning: "Nell’area sport-entertainment, ad esempio, è un grande asset - ha detto - In Cina siamo la più grande piattaforma televisiva online per il football, e trasmettiamo tutti i più importanti campionati europei. Avere l’Inter in Europa permette a molte aziende o a molti club di conoscerci meglio e di darci fiducia, o all’Uefa di affidarci Champions e Europa League. Al mondo delle aziende e a chi deve vendere prodotti italiani o europei fa conoscere Suning. L’Inter diventa un link e un ponte per entrambi fondamentale". E ancora: "Una delle ragioni per cui guardiamo all’Italia è proprio questa: lo stile di vita, la moda, l’attenzione ai dettagli, il made in Italy in genere, sono tutte cose best-of-class nel mondo. Noi vogliamo costruire un ponte e aprire questi canali per il consumatore. Una grande opportunità per noi, ma anche per le aziende italiane, perché alla fine le culture sono differenti ed è difficile per loro capire che cosa si deve fare per operare in Cina", ha concluso.